Tag Hauer si allea con Intel e Google per uno smartwatch di lusso

La maggior parte degli smartwatch visti finora proviene da compagnie tecnologiche, ma da oggi anche i produttori di orologi svizzeri hanno deciso di entrare in questo mercato. Tag Heuer ha infatti annunciato di essere al lavoro assieme a Google e Intel su uno smartwatch di lusso, che arriverà sul mercato entro tra ottobre e dicembre e avrà Android Wear come sistema operativo.
Altri dettagli come prezzo, specifiche tecniche e design (che sarà curato da Tag Hauer) non sono stati ancora rivelati, ma di certo non si tratterà di uno smartwatch alla portata di tutti, o almeno non sulla stessa fascia di prezzo “media” degli orologi Android Wear prodotti da Lenovo, Asus, Sony e Samsung. Se mai si avvicinerà di più all’Apple Watch, che comunque occupa una fascia di prezzo indefinibile andando di fatto dai 349 ai 17.000 dollari a seconda del modello e dei tipi di cinturini.
Per decenni gli orologi svizzeri sono stati considerati l’eccellenza in fatto di precisione e artigianato. Per ora Rolex ha resistito alla mania degli smartwatch, ma Swatch e Tag Hauer stanno invece entrando nel mercato senza comunque abbandonare le loro radici storiche e aziendali. D’altronde, con Gartner che prevede una crescita significativa degli smartwatch già nel 2016, anche aziende che non si erano mai mosse in questa direzione stanno vedendo enormi potenzialità per i loro prodotti smart.
Non è tra l’altro la prima volta che i produttori svizzeri di orologi cercano di adeguarsi agli stravolgimenti del mercato
Naturalmente c’è sempre il pericolo di scontrarsi con una corazzata come Apple e il suo Apple Watch, ma la mossa di Tag Hauer, che non avendo le capacità tecnica di realizzare internamente uno smartwatch si è affidata a Intel e Google, viene vista da molti osservatori come un tentativo intelligente di sondare il mercato.
Non è tra l’altro la prima volta che i produttori svizzeri di orologi cercano di adeguarsi agli stravolgimenti del mercato in oltre un secolo di storia e di adeguarsi ad essi. Si pensi ad esempio all’introduzione degli orologi al quarzo a fine anni ’60 o alla concorrenza portata dagli orologi low-cost asiatici nel decennio successivo.
Cambiamenti che hanno portato novità enormi nella fabbricazione degli orologi e quelli svizzeri sono oggi considerati quasi degli status symbol, nonché prodotti di lusso da tramandare di padre in figlio a differenza degli smartwatch, che invece possono diventare obsoleti da un anno all’altro con l’uscita di un nuovo modello potenziato e più ricco di funzioni.