Tre previsioni per l’adozione dell’intelligenza artificiale nel 2022

L’ascesa della tecnologia abilitata dall’intelligenza artificiale si fa sentire in quasi ogni aspetto della nostra vita e il ritmo con cui viene adottata è a dir poco prorompente. Questi rapidi progressi tecnologici offrono vantaggi significativi a qualsiasi azienda grande o piccola che sia, dall’accelerazione delle attività ripetitive e dell’analisi dei dati fino al potenziamento delle capacità umane.
È evidente come il 2021 abbia innescato un cambiamento nell’adozione dell’IA e nell’apertura a questa tecnologia, in parte a causa delle pressioni che la pandemia ha esercitato sulle aziende per avvcinarle alla trasformazione digitale e per affrontare le nuove dinamiche lavorative. In effetti, il 52% delle organizzazioni ha deciso di adottare soluzioni di intelligenza artificiale prima del previsto e ha citato la pandemia come motivo principale.
Quando rifletto sugli usi futuri dell’IA, prevedo tre modi in cui gli approcci a questa tecnologia si evolveranno e aiuteranno le organizzazioni di tutte le dimensioni a crescere nel corso di quest’anno.
Una rete di implementazioni IA più ristrette
Negli ultimi anni, l’IA è diventata una tecnologia che ha ispirato le aziende a pensare in grande. Ma con così tante speculazioni sulla sua implementazione e i suoi casi d’uso aziendali, molte organizzazioni devono ancora scalfire la superficie di questa tecnologia così complessa e stratificata. Piuttosto che costringere l’IA a essere un’unica grande e complicata iniziativa progettata per gestire numerose attività complesse, le organizzazioni devono pensare in piccolo e abbracciare una rete di implementazioni IA più ristrette.
Se implementati per svolgere compiti specifici, casi d’uso ristretti dell’IA guidata dall’uomo possono innescare progetti destinati a far comunicare e coordinare tra loro IA diverse. Questo approccio richiede dati distinti e una sfera di influenza prevedibile per essere efficace, motivo per cui il coinvolgimento e l’adesione umana sono fondamentali per il suo successo.
Reimmaginare i flussi di lavoro dei dipendenti
Uno degli ostacoli più considerevoli all’implementazione dell’IA a livello aziendale è la progettazione del flusso di lavoro. Troppo spesso infatti vengono introdotte nuove soluzioni tecnologiche senza considerare l’intero stack tecnologico o i flussi di lavoro dei dipendenti, soprattutto quando le organizzazioni cercano di far funzionare il lavoro ibrido. I leader devono progettare flussi di lavoro in cui l’IA e l’intero stack tecnologico si adattino perfettamente all’interno dell’organizzazione, senza causare disagi o creare ostacoli ai dipendenti.
Molti considerano l’IA uno strumento che informa il processo decisionale umano. I leader dell’organizzazione devono considerare come sono configurati oggi i sistemi di intelligenza artificiale e come evolverli per essere progettati in modo più mirato per creare relazioni simbiotiche tra uomo e intelligenza artificiale. Esistono innumerevoli e brillanti soluzioni di intelligenza artificiale oggi, ma un’implementazione del flusso di lavoro e un piano di progettazione ben pianificati sono l’unico modo per garantire che l’IA supporterà l’intera forza lavoro dall’alto verso il basso.
Riconsiderare il self-service dei clienti
Uno dei maggiori punti deboli della customer experience di oggi è la mancanza di un servizio clienti coerente e di qualità e un’eccessiva dipendenza del cliente dal self-service. Dalla carenza di manodopera alle sfide lavorative che hanno afflitto organizzazioni di ogni dimensione e settore, l’eccessiva enfasi sul self-service come soluzione a lungo termine dovrà affrontare una forte battuta d’arresto nel 2022.
Le sfide lavorative causate dalla pandemia hanno evidenziato quanto sia prezioso disporre di personale completo, grazie al quale i nuovi arrivati hanno il tempo di formarsi e imparare dai loro colleghi più esperti. Ma poiché questa non è (e non può essere) la realtà odierna per molte aziende, sarà fondamentale trovare nuove strade da seguire. Le soluzioni tecnologiche come l’IA guidata dall’uomo possono aiutare le aziende a monitorare le interazioni cliente-dipendente e a fornire informazioni che migliorano le prestazioni nel momento in cui gli insight sono più necessari.
Sebbene ci vorrà del tempo per adottare soluzioni tecnologiche più incentrate sull’uomo, il contraccolpo subito dal self-service ridurrà questo lasso di tempo. Le organizzazioni che si affidano al self-service si troveranno in una posizione di svantaggio competitivo rispetto alle organizzazioni che integrano con successo il self-service con un servizio guidato dall’intelligenza artificiale. Quest’ultimo offre efficienze simili senza un corrispondente calo della soddisfazione del cliente.
L’intelligenza artificiale ha dimostrato che è qui per restare e lo scorso anno abbiamo capito di avere ancora bisogno dell’intervento umano per gestire, monitorare e guidare questa tecnologia. Guardando all’IA nel 2022, mi aspetto che sempre più organizzazioni capiranno i vantaggi di vasta portata di una relazione simbiotica uomo-IA e saranno più attente a come sfruttarne il potenziale.