L’Apple Watch va subito a ruba

Oggi, primo giorno di prenotazioni, l’Apple Watch è andato letteralmente a ruba, rispettando così le aspettative di Apple che alla vigilia di questo appuntamento aveva prospettato iniziali problemi di scorte.
I tempi di consegna per i modelli Sport e Watch si sono subito spostati di quattro-sei settimane a pochi minuti dall’apertura delle prenotazioni. Alcune ore dopo tutti i modelli Sport sono passati direttamente a giugno come mese di spedizione, la stessa finestra temporale che è toccata anche all’Edition, il modello più costoso della gamma (è in oro 18 carati) con prezzi che partono da 10.000 dollari.
Un nostro collega di Computerworld ha ordinato un orologio Sport un paio di minuti dopo l’apertura delle prenotazioni e ora il suo ordine è dato in consegna tra il 13 e il 27 maggio. Inoltre, come spesso capita quando Apple apre i pre-order di un nuovo prodotto, il sito di Cupertino è stato preso letteralmente d’assalto da migliaia di utenti e molti di loro hanno avuto problemi ad accedervi.
È troppo presto per dire se simili ritardi sulla consegna dopo pochi minuti dall’inizio dei pre-order siano dovuti a un’impressionante quantità di ordini ricevuti da Apple, o se invece la stessa Apple sia arrivata al 10 aprile con scorte di orologi insufficienti a soddisfare le richieste degli acquirenti.
Chi vuole vedere, toccare con mano e provare una delle tantissime combinazioni possibili di Apple Watch deve prendere un appuntamento in un Apple Store
Angela Ahrendts, a capo del reparto retail e delle vendite online di Apple, aveva già dichiarato il giorno prima dell’apertura delle prenotazioni che le scorte sarebbero state limitate, ma anche in questo caso è difficile capire se la dirigente di Apple abbia detto così per spingere gli utenti a prenotare il prima possibile o perché le scorte erano davvero limitate. In ogni caso è la prima volta che Apple annuncia problemi di rifornimenti in un comunicato ufficiale prima ancora che si aprano gli ordini di un prodotto.
Un’altra novità per Cupertino è l’obbligo di prenotazione solo online, mentre chi vuole vedere, toccare con mano e provare una delle tantissime combinazioni possibili di Apple Watch tra cassa e cinturini deve prendere un appuntamento in un Apple Store, attendere il proprio turno e infine passare 15 minuti con un addetto Apple incaricato di spiegare al cliente l’utilizzo dell’orologio, le sue funzioni principali e il funzionamento dell’interfaccia.
Apple inizierà a vendere l’Apple Watch dal 24 aprile in nove Paesi (USA, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Cina, Hong Kong, Australia, Giappone) e al momento tra questi non c’è l’Italia.
Quasi schiacciato dall’hype per l’Apple Watch, il nuovo MacBook da 12’’, anch’esso disponibile da oggi, è passato inevitabilmente in secondo piano. In questo caso però il nuovo e lussuoso laptop di Apple è disponibile anche in Italia, sebbene le date di consegna siano già slittate a 4-6 settimane per entrambi i modelli da 1.499 e 1.829 euro.