Cloud e mobile computing hanno imposto un imperativo al mondo tecnologico: cambia o sei finito. Quest’anno, vendor tradizionali come Dell, EMC e Microsoft hanno messo in atto importanti iniziative per reinventarsi, dando vita alle più grandi storie hi-tech dell’anno. E intorno a noi abbiamo visto segnali di un grande cambiamento, all’incrocio tra tecnologia e cultura: automobili a guida autonoma, tecnologia da indossare, uso di droni per divertimento e per profitto. Questi trend hanno portato a una maggiore attenzione a sicurezza e privacy sia da parte dei consumatori che delle imprese, tutti impegnati a capire come gestire questo nuovo mondo pervasivamente connesso. Qui, non necessariamente in ordine di importanza, ci sono le nostre scelte delle dieci più importanti storie hi-tech del 2015.

L’antitrust UE accusa Google

In aprile la Commissione Europea ha accusato Google di abuso di posizione dominante nel settore dei servizi di ricerca su Internet. Il gigante di Mountain View avrebbe favorito il proprio prodotto di confronto sugli acquisti, Google Shopping, rispetto a quelli dei rivali. Una decisione contro Google potrebbe includere una multa fino al 10 per cento del fatturato annuale della società. La Commissione ha avviato anche un’indagine antitrust su Android, sospettando Google di abusare della sua posizione dominante per esempio, tra le altre cose, richiedendo ai produttori di dispositivi di offrire in bundle con il sistema operativo mobile i servizi e le applicazioni di Google. Queste accuse colpiscono Google al cuore dei suoi meccanismi di controllo dell’accesso ai servizi e di come genera profitto. Secondo alcuni analisti europei si tratta di un colpo duro, ma giusto, contro l’egemonia di uno dei giganti della tecnologia americana.

Microsoft lancia Windows 10

Solo un anno fa sembrava che Microsoft avesse prosciugato la sua gallina dalle uova d’oro, il sistema operativo Windows, destinato a scomparire nell’era post-PC. Ma con il lancio di Windows 10 per PC nel mese di luglio, insieme ai successivi rilasci per i dispositivi mobili, la società ha conquistato una nuova prospettiva di vita.

Il CEO di Microsoft CEO Satya Nadella a un evento che si è tenuto a Washington il 17 novembre 2015

Il CEO di Microsoft Satya Nadella a un evento che si è tenuto a Washington il 17 novembre 2015

Microsoft ha sviluppato una piattaforma Windows veramente unificata, grazie alla quale le applicazioni universali possono essere eseguite attraverso una vasta gamma di dispositivi, tra i quali l’Xbox e il sistema Windows Holographic. Il sistema operativo è stato completato nel mese di ottobre dal tablet Surface Pro 4, che ha avuto un’ottima accoglienza, e dal primo laptop dell’azienda, il Surface Book, un notebook con una tastiera che può essere utilizzato come un tablet – un vero e proprio fiore all’occhiello per il rinnovato ecosistema.

Dell acquista EMC

L’acquisizione da 67 miliardi dollari di EMC da parte di Dell, annunciata nel mese di ottobre, è la più grande fusione nella storia del mondo IT, un matrimonio fra titani il cui dominio è stato indebolito nel tempo dal cloud. Dell, insieme a EMC e alla sua controllata VMware, sarà in grado di fornire sistemi cloud privati e ibridi come alternative ad Amazon, Microsoft e ai cloud pubblici di Google. L’operazione rappresenta la trasformazione digitale attraverso il cloud e la tecnologia mobile di fornitori che vogliono tenere il passo, puntando su fusioni e acquisizioni dopo i record raggiunti nell’era del dot-com, negli anni 2000.

Michael Dell

Michael Dell

La divisione di HP nelle due società HP Inc. e HP Enterprise è un’altra faccia della trasformazione digitale: la scissione è un modo per i fornitori tradizionali di rimanere vivi.

Bocciato Safe Harbor, i giganti tecnologici degli Stati Uniti rabbrividiscono

La Corte di giustizia dell’Unione Europea ha scosso il mondo delle imprese con la decisione di non aderire più all’accordo Safe Harbor, al quale si affidano migliaia di aziende, tra cui Google, Facebook e Apple, per il trasferimento transatlantico di dati personali. La corte ha stabilito in ottobre che il patto, che ha permesso alle aziende di trasferire i dati personali dalla UE agli USA, purché rispettassero i principi del cosiddetto Safe Harbor, offre una protezione inadeguata per informazioni sui cittadini europei. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea stanno negoziando un nuovo accordo, ma il caso, innescato da una denuncia presentata dallo studente di legge austriaco Maximilian Schrems contro Facebook, evidenzia come le preoccupazioni sulla privacy stanno cambiando le regole su come vengono trattati i dati personali nel cloud.

Max Schrems di fronte all'ufficio Data Protection Commissioner, in Irlanda, dove ha presentato la sua causa contro Facebook

Max Schrems di fronte all’ufficio Data Protection Commissioner, in Irlanda, dove ha presentato la sua causa contro Facebook

Si riaccendono le polemiche sulla net neutrality

Di fronte a una forte opposizione da parte dei grandi fornitori di servizi e dei propri membri repubblicani, a febbraio la Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha votato per approvare regole sulla neutralità della rete che riclassificano la banda larga come un servizio pubblico regolamentato, vietano alle aziende di bloccare selettivamente o rallentare il traffico web e di offrire servizi a pagamento di prioritizzazione del traffico. I sostenitori dicono che le regole impediscono ai grandi provider di agire come proprietari del web, ma la decisione è stata seguita da una raffica di cause legali. Nonostante l’ottimismo dei sostenitori della net neutrality, non ci sono garanzie: l’anno scorso una corte d’appello ha ribaltato le regole sulla neutralità della rete approvata nel 2010, dicendo che la FCC le ha inserite nella sezione sbagliata della legge sulle telecomunicazioni, il Telecommunications Act.

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La sede della Federal Communications Commission a Washington

L’Apple Watch crea curiosità, non passione

L’Apple Watch, rilasciato nel mese di aprile, è stato il gadget più atteso dell’anno e si è distinto più per gli obiettivi mancati che per quelli raggiunti. L’ingresso di Apple nel mercato della tecnologia indossabile si può considerare un successo rispetto agli standard di altre società, ma il suo orologio intelligente (e costoso) non è riuscito a conquistare fan allo stesso livello di iPod, iPhone e iPad. Apple ha debuttato come il numero due nel mercato degli indossabili, dopo Fitbit. Ma Xiaomi ha chiuso il terzo trimestre posizionandosi come un temibile concorrente, mentre Apple ha registrato solo un leggero aumento nelle sue entrate, secondo i dati di IDC. Anche se non ha avuto un successo travolgente, lo smartwatch di Apple ha stimolato la concorrenza e acceso i riflettori su una categoria di prodotti che potrà solo crescere nei prossimi anni.

Tim Cook presenta l'Apple Watch

Tim Cook presenta l’Apple Watch

Tesla lancia Autopilot

La più futuristica tecnologia consumer comparsa nei prodotti disponibili in commercio quest’anno è un aggiornamento software per berline Tesla Model S: le funzioni Autopilot, che consentono alle vetture di mantenere le distanze da altre auto, cambiare corsia e parcheggiare in modo autonomo. Poche settimane dopo il rilascio, avvenuto a ottobre, l’aggiornamento era installato su un milione di vetture e Tesla si è affrettata a limitare alcuni controlli. Alcuni utenti hanno infatti condiviso video definiti “folli” dal CEO Elon Musk: nei video compaiono i conducenti che guidano sollevando le mani dal volante. I veicoli Tesla non sono completamente autonomi, ma sono all’avanguardia in un mercato su cui puntano Google, Apple e diverse case automobilistiche.

Una Tesla Model S sulle strade di Palo Alto, in California

Una Tesla Model S sulle strade di Palo Alto, in California

L’attacco hacker all’OPM evidenzia le debolezze di sicurezza

Dopo i primi report diffusi nel mese di giugno su un attacco ai sistemi dell’Office of Personnel Management degli Stati Uniti, il bilancio continuava a peggiorare. I primi dati sono stati rivisti e ora si stima che gli hacker sono riusciti a rubare i numeri di previdenza sociale di 21,5 milioni di persone – ovvero quasi tutti coloro che sono stati sottoposti a un’indagine di sicurezza per un lavoro in ambito governativo attraverso l’OPM dal 2000. E’ anche possibile che gli hacker siano stati coinvolti in violazioni di sistemi di almeno altre dieci aziende, tra cui l’United Airlines. Un politico ha detto che questo attacco hacker è stato un colpo molto più grave per la sicurezza nazionale degli attacchi terroristici dell’11settembre. Il governo cinese, accusato di complicità, ha negato il proprio coinvolgimento, ma l’attacco ha messo in evidenza l’inadeguatezza della protezione dei sistemi più sensibili, che continuano a essere vulnerabili.

Una delle lettere dell'Office of Personnel Management inviata alle vittime a causa di un disastroso attacco hacker

Una delle lettere dell’Office of Personnel Management inviata alle vittime a causa di un disastroso attacco hacker

Il Superfish di Lenovo e i pericoli dei bloatware

Lenovo ha suscitato l’ira degli utenti di tutto il mondo nel mese di febbraio, quando si è scoperto che la società aveva preinstallato adware sui PC venduti per “iniettare” pubblicità nei browser. Il software, Superfish Visual Discovery, installava un certificato di tipo “man-in-the-middle” nella memoria di Windows; oltre a monitorare l’utente e a proporgli annunci pubblicitari indesiderati, questo certificato può anche consentire agli hacker di rubare dati sensibili come le credenziali bancarie. Se Lenovo vince il premio di peggior produttore di PC dell’anno, Dell non è da meno e sale sul podio al secondo posto: nel mese di novembre si è scoperto il costruttore integrava nei suoi sistemi con un pacchetto di gestione, all’interno del quale risiedeva un certificato digitale che consentiva a potenziali attaccanti di spiare il traffico su qualsiasi sito web sicuro. Mentre i venditori dicono che le loro intenzioni erano buone, le loro azioni hanno messo in evidenza i pericoli reali dei “bloatware”.

Un negozio Lenovo in Cina

Un negozio Lenovo in Cina

Il Governo ai cittadini: registrate i droni

Negli Stati Uniti, i droni hanno interferito con le operazioni anti-incendi in California, hanno ronzato pericolosamente vicino ad aerei e aeroporti, sono arrivati di contrabbando nel cortile di una prigione e si sono schiantati mentre si svolgeva un torneo di tennis US Open. E durante questa stagione natalizia saranno in cima alle liste dei regali: negli Stati Uniti ne sono stati venduti centinaia di migliaia. Di fronte ai potenziali problemi causati dalla crescente diffusione di velivoli senza pilota, la Federal Aviation Administration (FAA) ha annunciato in ottobre che avrebbe richiesto ai consumatori di registrare i droni. Mentre la FAA aveva già iniziato ad allentare le restrizioni sull’uso commerciale dei droni, le regole di registrazione per i singoli utenti sono un segno evidente della confusione normativa che regna riguardo agli aerei senza pilota.

Droni in volo durante una dimostrazione al Drone World Expo di San Jose, California, il 17 novembre 2015

Droni in volo durante una dimostrazione al Drone World Expo di San Jose, California, il 17 novembre 2015