Windows 10X: un mezzo flop annunciato o il futuro di Windows?

Se siete osservatori attenti di Windows, avrete sicuramente sentito parlare di Windows 10X, una nuova versione di Windows in fase di elaborazione. Ma c’è molta confusione su Windows 10X, perché Microsoft non è stata chiara sullo scopo principale di questa versione o sul perché qualcuno dovrebbe usarla. Di recente, tuttavia, Microsoft ha fornito alcuni dettagli in più su Windows 10X e i contorni del nuovo sistema operativo stanno diventando sempre più chiari. Ciò che non è ancora chiaro però è se questa nuova iterazione di Windows darà vita a una nuova generazione di software Windows o sarà un mezzo disastro per il colosso di Redmond.
Per alcuni indizi su quale potrebbe essere l’esito finale diamo un’occhiata a ciò che sappiamo. Tanto per cominciare, Microsoft ha eliminato tutti gli elementi legacy che lo legavano alle versioni precedenti e ha ripensato molte parti di base, tra cui il menu Start e la barra delle applicazioni. In effetti, in una versione precedente, non esiste un menu Start.
Windows 10X eseguirà tutte le applicazioni in container. Ciò dovrebbe aiutare con la sicurezza, ma potrebbe anche portare a problemi di prestazioni. E probabilmente ci saranno problemi di compatibilità. Alcuni software esistenti, come strumenti anti-pirateria e anti-cheat nei giochi, potrebbero non funzionare su Windows 10X. Se non altro, secondo Microsoft, quando Windows 10X si aggiorna su un dispositivo, il processo sarà più semplice e richiederà molto meno tempo rispetto a quanto accade ora con Windows 10.
Oltre a ciò, Panos Panay, Chief Product Officer di Microsoft per Windows, ha affermato che i dispositivi Windows 10X “sfrutteranno la potenza del cloud per aiutare i nostri clienti a lavorare, imparare e giocare in nuovi modi”. Sebbene non abbia fornito alcun dettaglio su ciò che significa, sappiamo che Windows 10X è pensato più per i dispositivi mobili piuttosto che per i desktop tradizionali.
Fino a poco tempo fa, Microsoft sosteneva che Windows 10X fosse stato progettato specificamente per una nuova generazione di dispositivi mobili a doppio schermo come il Surface Neo con due schermi da 9 pollici e cerniera pieghevole a 360 gradi. L’uscita del Neo però è stata ritardata e molto probabilmente questo interessante device arriverà solo nel 2021.
Panay ora dice che Windows 10X verrà eseguito su dispositivi che utilizzano anche solo uno schermo, non due. Spiegando perché Microsoft ha apportato questa modifica, ha indicato “i tempi in cui ci troviamo” (in altre parole, il tempo della pandemia), in cui le persone utilizzano Windows sempre più spesso.
A supporto di questa sua tesi, Panay ha specificato che “vengono spesi più di 4 trilioni di minuti su Windows 10 al mese, con un aumento del 75% di anno in anno. Il mondo è un posto molto diverso rispetto allo scorso ottobre quando abbiamo condiviso la nostra visione per una nuova categoria di dispositivi Windows a doppio schermo. I nostri clienti sfruttano più che mai la potenza del cloud e riteniamo che sia giunto il momento di appoggiarsi a questa accelerazione in modo diverso. Con Windows 10X abbiamo lavorato sulla flessibilità e tale flessibilità ci ha permesso di focalizzare la nostra attenzione verso i dispositivi Windows 10X a schermo singolo. Questi dispositivi saranno la prima espressione di Windows 10X che offriremo ai nostri clienti.”
Panay però non ha specificato come un dispositivo Windows 10X a schermo singolo sarà diverso da un dispositivo Windows 10 a schermo singolo. Sarà più potente o meno? Più grande o più piccolo? Avrà bisogno di una batteria più potete o meno potente? Cosa farà 10X che Windows 10 già non fa? Microsoft non sta rispondendo a nessuna di queste domande. Ci sono ottime possibilità che i dispositivi con a bordo Windows 10X siano più piccoli, meno potenti, abbiano una durata maggiore della batteria e siano basati sul cloud (Qualcuno ha detto Chromebook?).
Microsoft ha già proposto in passato due versioni separate di Windows in precedenza e i risultati non sono stati proprio dei migliori. Già quando Windows 8 stava andando maluccio, Microsoft ha sviluppato e rilasciato un sistema operativo chiamato Windows RT creato per dispositivi che utilizzavano chip ARM. È stato progettato per hardware meno potente proprio come sembra essere Windows 10X. Windows RT non eseguiva software desktop Windows come Office e, come con Windows 10X, non aveva un menu Start.
Tutto ciò suona stranamente simile a quel poco che sappiamo di Windows 10X. E c’è una buona probabilità che Windows 10X possa subire lo stesso destino di Windows RT. Quanto funzioneranno davvero i container? Eseguiranno bene le app Win32 tradizionali? Nessuno lo sa a questo punto. Come reagiranno le persone alla necessità di eseguire una versione di Windows diversa da quella principale senza un menu Start? Come si sentiranno gli utenti nel passare da un dispositivo Windows all’altro, uno con Windows 10 e uno con Windows 10X?
Probabilmente non molto bene. E non fa ben sperare che Microsoft non riesca nemmeno a spiegare perché qualcuno potrebbe voler utilizzare un dispositivo Windows 10X anziché un hardware tradizionale con Windows 10. Microsoft potrebbe però considerare Windows 10X un esperimento per vedere come le persone reagiscono a una varietà di nuove funzionalità e interfacce in un sistema operativo Windows e quindi portare il meglio di 10X su Windows 10. A lungo termine, ciò potrebbe significare un miglioramento di Windows 10. Ma significherebbe anche che migliaia o milioni di persone dovrebbero pagare per acquistare dispositivi Windows 10X e diventare così delle “cavie”. Non proprio una bella prospettiva, vero?