Project Spartan debutta sulla versione preview di Windows 10

Lunedì Microsoft ha rilasciato un aggiornamento per la Technical Preview di Windows 10 che ha portato nel sistema operativo il tanto atteso Project Spartan, nome in codice di quello che sarà il nuovo browser di default dal momento che Redmond sta cercando di relegare Internet Explorer in secondo piano.
La build 10049 distribuita lunedì rappresenta il secondo aggiornamento per Windows 10 rilasciato nel mese di marzo dopo quello di due settimane prima, a dimostrazione di come Microsoft stia puntando a una accelerazione degli update in vista dell’arrivo sul mercato del nuovo sistema operativo atteso a fine estate.
Il vero punto centrale di questa nuova build preview è proprio Project Spartan, che ricordiamo essere basato su un motore di rendering (Edge) derivato dall’engine Trident, su cui si baserà anche Internet Explorer 11. Windows 10 integrerà infatti anche IE 11 come browser retrocompatibile rivolto principalmente alle aziende (volendo, gli amministratori IT potranno impostarlo come browser di default).
La scorsa settimana Microsoft aveva annunciato che avrebbe separato nettamente i due browser, con il solo Spartan ad appoggiarsi sull’Edge engine e Internet Explorer 11 su Trident. Al momento Spartan è disponibile solo per i tester di Windows 10 su PC, tablet di grandi dimensioni (compreso il Surface Pro 3) e convertibili, ma prossimamente approderà anche su smartphone e sui tablet di piccole dimensioni con una versione apposita.
Potremmo già prevedere un modello di update simile a quello di Chrome e Firefox, che sono aggiornati ogni sei-otto settimane
Spartan si contraddistingue per un’interfaccia utente minimale sul modello di Chrome, integra l’assistente personale Cortana e mette a disposizione strumenti per aggiungere annotazioni alle pagine, condividerle e recuperarle successivamente. Inoltre, stando a un post del chief designer di Windows Joe Belfiore, Spartan sarà aggiornato regolarmente assieme al sistema operativo.
Un annuncio che lascerebbe intendere l’aggiunta di funzionalità e miglioramenti nel corso del tempo e non solo di patch incentrate sulla sicurezza, come è finora successo per Internet Explorer. Potremmo già prevedere un modello di update simile a quello di Chrome e Firefox, che sono aggiornati ogni sei-otto settimane.
In questo caso Microsoft potrebbe anche “costringere” gli utenti di Spartan ad aggiornarsi all’ultima versione se vogliono ricevere le patch correttive e migliorative, spingendo invece chi preferisce non aggiornare (magari per non correre rischi o perché non è interessato) verso Internet Explorer 11, che continuerà comunque a ricevere aggiornamenti di sicurezza (ma non nuove funzionalità come per Spartan) su Windows 7, Windows 8.1 e Windows 10.