Cybersecurity: un mercato da 170 miliardi di dollari nel 2020

Non suona certo come una novità o come una cosa inattesa visti i tempio che stiamo vivendo, ma vedere le stime di crescita per il business della sicurezza informatica rilasciate nelle scorse ore dalla società di ricerca indiana MarketsandMarkets colpisce comunque.
Questo mercato varrà infatti 170 miliardi di dollari nel 2020, con un aumento previsto del 60% rispetto agli attuali 116 miliardi di dollari. A spendere di più in soluzioni di sicurezza, secondo il rapporto Cyber Security Market by Solution, saranno Canada e Stati Uniti, ma tassi di crescita molto alti da qui al 2020 sono previsti anche nelle aree dell’Asia-Pacifico e in America Latina, mentre a farla da padrone sarà soprattutto il settore dei servizi gestiti, che da solo copre già oggi circa il 40% dell’intera offerta di sicurezza informatica.
Eppure nei prossimi anni il panorama odierno è destinato a mutare non poco, considerando anche l’imminente esplosione della Internet of Things (con tutti i dubbi in fatto di sicurezza che ciò comporterà) e la piena maturità raggiunta dal mercato mobile. Non è un caso se a rappresentare le soluzioni in maggior crescita nei prossimi quattro anni ci saranno soprattutto tecnologie contro la fuga di dati e contro gli attacchi di tipo DoS. Per quanto riguarda invece i vendor che domineranno la scena nel 2020, MarketsandMarkets mette in classifica IBM, Intel, Booz Allen Hamilton, Csc, Lockheed Martin, Northrop Grumman, Sophos, Symantec e Trend Micro.
Il report individua anche altri trend di sicurezza nei prossimi quattro anni. Questi andranno dalla necessità di norme regolatorie più stringenti al cloud e alla sempre più ampia digitalizzazione della società, passando anche per un’inevitabile evoluzione delle minacce informatiche e degli attacchi cyber.
Secondo MarketsandMarkets però, affidarsi sempre di più ai data center come soluzioni ideali per l’analisi e lo storage di informazioni porterà a una maggior efficienza nel contrasto alle principali vulnerabilità, fermo restando che anche nei prossimi anni le aziende dovranno affrontare il problema non semplice della scarsità di professionisti in questo ambito.