Secondo un’informazione rilasciata martedì dalla CNN, Hacker  al servizio del governo russo sono stati in grado di accedere al sistema email del presidente Obama alla Casa Bianca, rivelando che un’intrusione precedentemente rilevata potrebbe avere avuto conseguenze più gravi di quanto inizialmente supposto.

Il Dipartimento di Stato e la Casa Bianca avevano infatti già detto di aver rilevato attività sospette sulla propria rete alla fine dello scorso anno, affermando però che erano stati interessati soltanto sistemi contenenti informazioni non classificate come riservate o segrete. Sebbene formalmente vera, l’affermazione potrebbe aver sottostimato la sensibilità delle informazioni acquisite, ha detto CNN citando fonti riservate tra gli ufficiali ascoltati nell’investigazione.

Sebbene la Casa Bianca abbia catalogato il suo sistema email come “non classificato”, questo contiene comunque informazioni sensibili che potrebbero essere usate da spie straniere. Tra le informazioni sottratte erano infatti presenti dettagli aggiornati e non pubblici riguardanti gli spostamenti e gli appuntamenti di Obama.

Gli hacker russi avrebbero usato l’intrusione precedente nelle reti del Dipartimento di Stato come punto di appoggio dal quale accedere ai sistemi della Casa Bianca.

La Casa Bianca aveva già ammesso l’intrusione alla fine del 2014, ma potrebbe aver sminuito l’importanza delle informazioni sottratte

Un portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca ha sminuito il significato della notizia data da CNN, definendola una speculazione riguardo a un’intrusione già precedentemente comunicata.

“Ogni attività di questo tipo viene presa molto seriamente. In questo caso, come abbiamo chiarito all’epoca dei fatti, abbiamo preso iniziative immediate per valutare e contenere questa attività”, ha affermato il portavoce Mark Stroh.

“Il Consiglio di Sicurezza Nazionale non farà commenti sull’attribuzione ad autori specifici fatta dalla CNN”, ha aggiunto.

Ben Rhodes, Deputy Security Advisor della Casa Bianca, ha affermato che l’amministrazione Obama non ritiene che siano stati compromessi sistemi classificati, che contengono informazioni riguardo alla sicurezza nazionale.

Si ritiene che l’intrusione dello scorso anno sia stata effettuata usando un’email phishing indirizzata a un account email del Dipartimento di Stato.