Gartner: c’è sempre meno voglia di tablet

Solo il 17% dei 19.000 consumatori intervistati da Gartner negli USA e in altri cinque Paesi (Gran Bretagna, Francia, Cina, Brasile e India) ha in progetto di acquistare un tablet nel corso del prossimo anno. Questo risultato arriva dopo un anno di declino per il mercato dei tablet, dovuto in parte alla disponibilità sempre più ampia di prezzi e modelli dei phablet, o comunque di smartphone con una diagonale del display superiore o pari a 5,5’’ (iPhone 6 Plus e 6S Plus, Galaxy Note 5, Galaxy S6 Edge Plus, giusto per citare i modelli più recenti).
Secondo l’analista di Gartner Meike Escherich un’ altra ragione della crisi dei tablet è da ricercare nello scarso incentivo all’acquisto di un nuovo modello, visto che la maggior parte delle applicazioni più utilizzate funziona ancora bene su hardware di due o tre anni fa. Contando poi che gli aggiornamenti di Android, iOS e Windows sono gratuiti, moltissimi possessori di tablet con già qualche anno alle spalle non vedono il motivo di spendere soldi per l’acquisto di un device più recente.
D’altronde negli Stati Uniti più dei due terzi delle famiglie ha già un tablet e un quarto ha due o più tablet. Ecco perché Escherich è convinto che fino a quando i produttori non proporranno innovazioni davvero significative tali da convincere gli utenti ad aggiornare il loro device, il mercato dei tablet continuerà a calare. Addirittura, nello scenario peggiore, molti utilizzatori di tablet potrebbero persino non aggiornarsi mai a nuovi modelli, visto che la diffusione sempre maggiore di phablet e convertibili è destinata a far passare il tablet sempre più in secondo piano.
La stessa Apple è scesa sotto i 10 milioni di iPad venduti nell’ultimo trimestre
Tra l’altro i phablet hanno eroso moltissimo terreno sotto i piedi dei tablet da 7’’, che sono sì leggermente più grandi, ma che nella stragrande maggioranza dei casi non permettono di eseguire chiamate telefoniche. A questo punto, dovendo scegliere tra uno smartphone da 5.7’’ e un tablet da 7’’, molti optano per il primo, in modo da non ritrovarsi con due device fin troppo simili.
La ricerca di Gartner, realizzata tra maggio e giugno, ha anche messo in luce come il 44% degli intervistati sia prossima a sostituire il proprio tablet con un dispositivo di altro tipo. Non viene specificato esattamente che tipo di device, ma è logico supporre che si tratti per lo più di soluzione ibride e 2in1 come i Surface Pro d Microsoft e altri modelli utilizzabili sia in modalità tablet, sia come veri e propri laptop.
Insomma, non bisogna stupirsi se a inizio anno Gartner prevedesse un calo di vendite di tablet del 13% rispetto al 2014, senza dimenticare che la scorsa settimana Canalys affermava come le vendite di tablet siano crollate del 20% nel terzo trimestre del 2015 rispetto allo stesso periodo del 2014. La stessa Apple è scesa sotto i 10 milioni di iPad venduti nell’ultimo trimestre, cosa che non succedeva dal 2011 quando però il mercato dei tablet era di fatto ancora agli albori.
Sempre basandoci sui dati di Canalys, nel terzo trimestre 2015 Samsung ha venduto 7,9 milioni di tablet (-20% su base annua), mentre l’unico grande produttore a vedere un segno positivo è stato Lenovo, con un +2% anno su anno e 3.1 milioni di device venduti. Nonostante queste cifra ben poco esaltanti, Canalys stima una timida ripresa del mercato nel quarto trimestre del 2015, grazie soprattutto all’arrivo di iPad Pro e all’impatto delle vendite di iPad mini 4.