Il futuro di Apple tra orologi, Mac e pennini

Per i fan di Apple il mese di agosto equivale ormai da diversi anni a un limbo tra l’annuale WWDC di giugno e la presentazione, a settembre, dei nuovi prodotti hardware e il rilascio dei nuovi sistemi operativi. Sappiamo già che a settembre arriveranno iOS 10 e macOS Sierra, ma per il resto cosa dobbiamo aspettarci dall’evento settembrino di Apple? Non abbiamo la bacchetta magica, ma qualcosa si può già prevedere.
Apple Watch 2.0?
Un Apple Watch aggiornato è pressoché scontato e si tratterà di un modello con diverse novità a livello hardware in grado di supportare le nuove feature di watchOS 3 annunciate a giugno. Possiamo quindi aspettarci un processore più veloce e un maggior quantitativo di RAM, visto che watchOS 3 mette le applicazioni in memoria durante l’avvio dell’orologio e le lascia lì per lanciarle più velocemente. In questo modo Apple punta a risolvere uno dei limiti più evidenti del primo Apple Watch, ovvero i lunghi tempi di caricamento per le app di terze parti.
Inoltre, visto che watchOS 3 è già in mano agli sviluppatori, possiamo aspettarci diverse novità a livello software, come ad esempio un conteggio delle calorie più accurato e qualche profilo in più per diverse attività fisiche. Ma non sarebbe male anche qualche aggiustamento hardware per rendere l’orologio più resistente all’acqua, in modo da utilizzarlo anche per misurare e raccogliere eventuali dati durante le sessioni di nuoto.
La novità più significativa che tutti si aspettano è però legata alla maggior indipendenza verso l’iPhone e ciò, essenzialmente, significa un modulo 3G (o LTE) e uno GPS, sebbene queste due aggiunte avrebbero parecchie conseguenze sulla durata della batteria, che già adesso non è certamente tra i punti forti dell’Apple Watch. Una feature come Trova i miei amici beneficerebbe non poco di un modulo GPS integrato nell’orologio, ma anche la funzione SOS per le chiamate di emergenza potrebbe sfruttare alla perfezione la connettività cellulare direttamente dall’orologio.
E che dire della possibilità di far entrare anche l’Apple Watch in un ecosistema Apple assieme a un iPhone e a un Mac sfruttando il pacchetto di funzioni di Continuity (Handoff, sincronizzazione di iCloud)? Perché ciò sia possibile è però necessario superare due ostacoli. Il primo è la sottoscrizione di un piano dati apposito per l’Apple Watch, almeno che Apple o gli operatori telefonici non offrano questa feature gratuitamente dividendo il piano dati già esistente su iPhone con il nuovo Apple Watch.
Il secondo ostacolo è di natura progettuale, ovvero come inserire GPS e modem 3G o LTE in un case non più grande di quello attuale senza sacrificare le dimensioni della batteria. Batteria che, come già detto, risentirà in negativo di queste nuove e probabili feature se dovesse rimanere identica a quella del primo Apple Watch.
Un pennino per il prossimo iPhone?
Le nostre aspettative per il nuovo iPhone non sono invece altissime, anche perché il vero iPhone della svolta dovrebbe essere quello del 2017 per il decimo anniversario del melafonino. Per l’imminente modello nuovo si parla ormai in maniera definitiva di nuovi colori, di una doppia fotocamera, di un sistema audio rinnovato sulla scia di quello di iPad Pro e della tanto discussa scomparsa del jack audio. Quello che più ci interesserebbe in realtà sarebbe il supporto per l’Apple Pencil, in modo da scrivere messaggi e note a mano.
Ciò comporterebbe un nuovo display in grado di supportare il pennino Apple (e le relative feature) proprio come su iPad Pro. E speriamo davvero che un nuovo display possa portare con sé anche la tecnologia True Tone per la gestione automatica del bianco a seconda delle condizioni di luce, che tante soddisfazioni sta dando sull’iPad Pro da 9,7’’.
Non dimentichiamo i Mac
Alla WWDC di giugno abbiamo trovato molto interessante la dimostrazione dell’utilizzo di Apple Pay sul web. Praticamente se si deve fare un acquisto da un Mac su un sito che supporta il sistema di pagamento di Apple, basta attivare Apple Pay scansionando la propria impronta digitale sul Touch ID dell’iPhone e il gioco è fatto. Un sistema sicuramente comodo e pratico, ma non sarebbe meglio se fosse il Mac a integrare direttamente il Touch ID in modo da non scomodare l’iPhone?
Parliamo principalmente di Mac portatili e vedere finalmente un MacBook Pro con Touch ID e, possibilmente, con anche connettività cellulare sarebbe una svolta importante per Apple, visto anche il tempo considerevole ormai trascorso dall’ultima generazione di Macbook Pro.