Un futuro “spezzettato” per Google+?

Google sta rivedendo seriamente i suoi piani per gestire al meglio il futuro di Google+. Sundar Pinchai, senior vice president dei prodotti della grande G, ha accennato alla cosa durante un’intervista rilasciata a Forbes, affermando che la società sta pensando seriamente di dividere Google+ in più pezzi o addirittura di chiudere definitivamente il servizio.
Alla domanda se Google+ sarebbe rimasto un unico grande prodotto, Pichai ha risposto dicendo che vedremo da parte di Google un focus sempre maggiore sulla comunicazione (Hangouts), sulle immagini e su Google+ come tre cose distinte e non più come un’unica grande area. Poco prima Pichai ha puntualizzato che Google+ è molto di più di un social network, fungendo infatti da collante per altri prodotti e servizi di Google. L’azienda non ha ancora rilasciato nessun commento ufficiale alle parole di Pichai che però, a ben vedere, non suonano del tutto inattese o fantasiose.
Lanciato nel 2011, Google+ ha costantemente fallito nell’imporsi come un social network capace di affrontare lo strapotere di Facebook, trovando solo in alcune sue funzionalità come Hangouts e Circles quel successo e quella popolarità che sono invece mancati altrove, soprattutto in una base di utenza rimasta sempre lontanissima da quella di Facebook.
Google ha bisogno di Google+ ma a parti invertite: non come un’attrazione principale, bensì come una funzionalità di Hangouts
“È ovvio che Google+ non si sia rivelato quel servizio di successo in cui Google sperava al lancio di alcuni anni fa”, ha affermato Dan Olds, analista di The Gabriel Consulting Group. “A Google hanno fatto, e stanno facendo, tutto il possibile per spingere il traffico social su Google+, che però non è ancora diventato un soggetto in grado di competere con Facebook, Twitter e persino con LinkedIn”. Sempre secondo Olds, Google non ha intenzione di mettere la parola fine a Google+, ma anche lui è convinto che l’azienda potrebbe concentrare i suoi sforzi su funzionalità singole come Hangouts, che anzi potrebbe diventare un prodotto stand-alone. In questo modo “Google potrebbe fare una seria concorrenza persino a Facebook e a Skype, offrendo una soluzione più appetibile, flessibile e funzionale”.
Anche Patrick Moorhead, analista di Moor Insights & Strategy, non pensa che Google abbandonerà in tempi brevi il suo social network, ma al tempo stesso è convinto che Google+ sia ormai una causa persa per la grande G e che le parole di Pichai non suonino quindi inaspettate. L’analista di ZK Research Zeus Kerravala è d’accordo sul fatto che l’immediato futuro di Google+ sarà “spezzettato” ma che il servizio non sarà abbandonato; se mai perderà sempre più centralità a favore di Hangouts e di altre feature. Secondo Kerravala Google ha bisogno di Google+ ma a parti invertite: non come un’attrazione principale, bensì come una funzionalità di Hangouts.