Google cambia rotta: non serve un account Google+ per accedere ai suoi servizi

Google sta allentando i legami tra il suo social network e altri suoi servizi, in modo che gli utenti non dovranno necessariamente avere un account Google+ per accedere ad altri siti come YouTube.
Nei prossimi mesi, gli utenti potranno utilizzare un account Google standard – non un account Google+ – per fare operazione come condividere contenuti, comunicare con i contatti e creare un canale su YouTube. Proprio YouTube sarà uno dei primi prodotti ad adottare il cambiamento.
Dal lancio di Google+ nel 2011, la società ha cercato di integrarlo nelle sue varie altre proprietà, in parte con l’obiettivo di unificare le identità degli utenti. Ma le integrazione non sono sempre andate bene, e Google è stata criticata quando, nel 2013, ha iniziato a richiedere un account Google+ per inviare commenti su YouTube.
Ora, il gigante delle ricerche sta cambiando rotta. Anche se l’accesso a tutte le applicazioni di Google con un account può essere più facile, “sentiamo che non ha senso per l’utente che il profilo Google+ sia la sua identità in tutti gli altri prodotti Google che utilizza”, ha spiegato la società.
A partire dalle prossime settimane, gli utenti non avranno bisogno di un account Google+ per caricare, commentare o creare un canale YouTube, anche se la società consiglia di non rimuovere immediatamente il proprio profilo Google+, perché potrebbe eliminare contemporaneamente il proprio canale video.
Come parte dei cambiamenti, i commenti degli utenti di YouTube appariranno solo su YouTube, non su Google+, e viceversa. Sarà anche possibile avere un nome utente YouTube diverso da quello di Google+.
Google sta apportando modifiche più ampie in Google+. Elementi di Google+ Photos saranno trasferiti in un nuovo servizio Photos di Google. Inoltre, sarà possibile condividere posizione in Hangouts e in altre applicazioni. Questi cambiamenti, secondo la società, sono progettati per rendere Google più mirato e utile.
Lo scorso maggio, Google implementato un nuovo servizio per Google+ chiamato Collections, che permette di gestire i contenuti pubblicati.
Tuttavia, rimane l’idea che Google+ abbia i giorni contati. Il social network non ha mai preso piede come Facebook o Instagram e, l’anno scorso, l’uscita di Vic Gundotra, responsabile di Google+, ha alimentato la speculazione che il social network di Google fosse sul punto di chiudere.