Prima si scusa, poi annuncia che modificherà il suo sistema di ricerca in Google Maps. E’ la risposta di Google all’episodio che ha coinvolto le massime istituzioni statunitensi: è successo infatti che la Casa Bianca sia apparsa tra i primi risultati in alcune ricerche effettuate su Google Maps che contenevano termini razzisti contro gli afro-americani elencati alla Casa Bianca e in altri luoghi inaspettati.

Google aveva porto le sue scuse, e ora fornisce ulteriori informazioni. La società ha iniziato ad aggiornare il suo sistema di ranking apportando modifiche all’algoritmo sviluppato per Google Search.

L’azienda di Mountain View ha spiegato che i risultati “inappropriati” recentemente apparsi in Maps dipendono dal fatto che gli utenti hanno usato i termini offensivi in discussioni online relative a quel luogo. In generale, Google Maps restituisce i risultati in base a contenuti su aziende e altri luoghi pubblici raccolti da tutto il web.

I cambiamenti apportati da Google sembrano aver già avuto effetto: nella giornata di ieri, alcune ricerche contenenti termini razzisti che in precedenza restituivano la Casa Bianca non hanno dato alcun risultato.