Secondo il nuovo report di Facebook State of Connectivity 2015: A Report on Global Internet Access, il numero di utenti internet a livello mondiale è cresciuto nel 2015 di 200 milioni, portando così la quota complessiva a 3,2 miliardi di persone che accedono abitualmente alla grande rete. Una crescita, quella compresa tra i 200 e i 300 milioni di utenti all’anno, in linea con l’ultimo decennio.

“Penso che sia fantastico che quasi metà della popolazione mondiale sia ora online e che abbia accesso alla mole di informazioni disponibile sul web. Siamo arrivati a questo traguardo in poco tempo e se nel 1995 avessimo chiesto a un esperto di tecnologia di predire la ricchezza di contenuti sul web e il numero di persone online, avremmo ottenuto numeri molto più bassi” ha affermato Dan Olds, analista di The Gabriel Consulting Group.

Nonostante i 3,2 miliardi di internauti, a fine 2015 rimanevano circa 4,1 miliardi di persone ancora prive di un accesso a Internet e Facebook ha individuato le cause di ciò in quattro fattori principali. Mancanza di infrastrutture nelle aree remote e povere del pianeta, i costi per l’accesso al web, mancanza di una forte motivazione a livello culturale e delle abilità (anche tecnologiche) necessarie per l’accesso a Internet.

Nel rapporto di Facebook si legge che per superare queste barriere i colossi tech, i governi e le organizzazioni non governative e noprofit devono sia lavorare assieme per continuare a raccogliere dati più accurati sullo stato della connettività globale, sia sviluppare standard globali per raccogliere, riportare e distribuire questi dati.

Secondo Olds è positivo il fatto che compagnie e governi stiano lavorando sempre meglio per espandere i confini della connettività online. “Vediamo ormai sempre più spesso storie e notizie di metodi e tecnologie per portare Internet nelle parti più remote e povere del pianeta. Si va da servizi tramite satellite e mongolfiere Wi-Fi. Tutti sforzi fondamentali per permettere alle persone che vivono in queste aree sfortunate di comunicare, accrescere la propria educazione e vivere meglio”.