Apple ha fatto marcia indietro sui suoi piani di non pagare gli artisti durante i tre mesi di prova gratuita di Apple Music. L’azienda di Cupertino “pagherà gli artisti per lo streaming, anche durante il periodo di prova gratuita per gli utenti”, ha scritto domenica sera su Twitter Eddy Cue, Senior Vice President di Apple per il software e i servizi Internet.

La richiesta di Apple di rinunciare al compenso per i brani distribuiti nei tre mesi di prova gratuita ha anche destato l’interesse delle autorità antitrust degli Stati Uniti e sono state aperte indagini nell’industria dello streaming musicale dai procuratori generali degli stati di New York e del Connecticut.

Con questa mossa Apple risponde alle pungenti critiche della pop star Taylor Swift, che sul proprio blog aveva scritto: “Noi [artisti] non vi chiediamo di avere iPhones senza pagarli. Per favore, non chiedeteci di fornirvi la nostra musica per nessun compenso”.

Noi non chiediamo di avere iPhone senza pagarli. Fate lo stesso con la nostra musica.

L’album “1989” di Taylor Swift è uno dei più amati su iTunes, e la cantante ha dichiarato di essere intenzionata a non renderlo disponibile su Apple Music, perché “tre mesi sono un periodo lungo per non essere retribuiti, ed è ingiusto chiedere a chiunque di lavorare per niente”.

Swift ha sottolineato che le sue non erano lamentele “di un bambino viziato”, ma che si faceva portavoce del pensiero di artisti, scrittori e produttori “che hanno paura di parlare pubblicamente perché ammirano e rispettano Apple”.

Nella serata di ieri c’è stato uno scambio di tweet tra Cue e la cantante, che si è detta soddisfatta della scelta di Apple e ha ringraziato Cue per le dichiarazioni fatte.

https://twitter.com/taylorswift13/status/612841136311390209

Apple Music sarà lanciato il 30 giugno e gli utenti potranno utilizzarlo gratuitamente per tre mesi. In seguito la sottoscrizione mensile costerà 10 dollari e l’abbonamento famiglia, valido per un massimo di sei persone, costerà 15 dollari al mese . A differenza di rivali come Spotify, Apple non offrirà musica gratuitamente inserendo annunci pubblicitari.