Come scegliere il PC portatile nel 2018 – I migliori notebook business in prova

Ok il prezzo è giusto
Se un PC portatile non serve ad altro che a leggere email, navigare sul web e creare/modificare documenti, basta anche un laptop a basso prezzo, attorno ai 350-400 euro. Abbiamo pubblicato qui una rassegna dei migliori pc portatili economici, se questo è quel che state cercando. In questo articolo vogliamo però parlare di notebook adatti all’uso lavorativo, che hanno bisogno di caratteristiche particolari. Salendo attorno ai 600 euro, e magari approfittando di qualche offerta, ci si porta invece a casa un laptop già di discreto livello, sebbene le specifiche tecniche potrebbero rimanere quelle di un modello entry-level. Qualche esempio? Processori non molto potenti, poco storage, display non Full HD e peso e spessore elevati, che rendono il computer molto poco portatile. Un prodotto di questo tipo è adatto a chi deve spostarlo solo saltuariamente, magari all’interno dello stesso edificio. Molto meno a chi passa gran parte del tempo fuori ufficio. Non è solo una questione di peso, ma anche di robustezza dei materiali e qualità della costruzione. Avvicinandosi invece ai 900 euro, si inizia a fare sul serio. Processori di buon livello, SSD che cominciano a farsi capienti, buon quantitativo di RAM, display Full HD (e anche qualcosa di più) e materiali di costruzione premium, con impiego del metallo al posto della plastica per lo chassis.
Display
Se abbiamo citato spesso il display, è perché si tratta di uno degli elementi fondamentali nella scelta di un laptop. Per le dimensioni si possono trovare modelli con schermo da 11’’ fino a 17’’. Naturalmente i primi sacrificano l’usabilità a favore della massima portabilità tra peso e dimensioni, cosa da tenere in seria considerazione se ci si sposta tantissimo con il proprio PC portatile sempre al seguito.Un laptop da 17’’ funge invece da desktop replacement ed è davvero poco adatto a essere portato in giro tutto il giorno. Più scomodo certo, ma le sue dimensioni generose significano spesso più connessioni, tastiere più grandi e pratiche e anche la presenza di un drive ottico, ormai sempre più difficile da trovare nei laptop più piccoli e sottili.
A nostro avviso, almeno che non siate interessati a questi due estremi, il compromesso ideale tra usabilità e portabilità rimane un display da 13’’ e non è un caso se diversi tablet ibridi, come l’iPad Pro o il Surface Pro 4 di Microsoft, abbiano un display con una diagonale simile.
Per quanto riguarda invece la risoluzione, a livello entry-level la maggior parte dei laptop odierni non vanno oltre i 1366×768 pixel, ma per passare a un display Full HD la spesa in più non è eccessiva, mentre salendo oltre i 1080p si può optare anche per un display 4K, sebbene a nostro avviso si tratti di una scelta molto elitaria e, per la maggior parte dei casi, tutt’altro che necessaria.
Considerate poi che un display touch ha un costo in più e al momento, almeno che non vogliate rinunciare ad alcune feature particolari o se proprio volete avere una transizione indolore tra il tablet che utilizzate per svago e il laptop che invece vi serve per lavoro, l’opzione touch aggiunge molto poco.
Storage
Anche passando allo storage, ci sono diverse alternative tra cui scegliere. Una soluzione SSD, sebbene più costosa e nonostante uno spazio a disposizione inferiore rispetto agli HDD tradizionali, assicura velocità e prestazioni molto elevate. Scegliendo quindi un PC portatile con SSD e abbinando eventualmente un Hard Disk esterno USB 3.0 per conservare gran parte dei dati, si ha in cambio un laptop reattivo, scattante e adatto a qualsiasi esigenza lavorativa.
Se invece volete risparmiare e per i lavori più pesanti utilizzate un desktop, allora un HDD tradizionale va più che bene; in questo caso, viste le poche differenze di prezzo, puntate subito su un modello con HDD da 1 o 2 TB a seconda di quanto materiale volete conservare tra video, musica o videogiochi.
Se siete quasi sempre connessi a internet, non disdegnate poi i servizi di cloud storage, visto che alcuni di essi, tra promozioni e piccoli “trucchetti” leciti, possono offrire gratuitamente anche fino a 100 GB di spazio sul cloud, per non parlare dei piani da diversi TB o addirittura illimitati.
Anche la RAM è importante ai fini prestazionali. Ormai, almeno che non vogliate un Chromebook, 4 GB di RAM sono il minimo indispensabile con Windows e macOS, ragione per cui vi consigliamo di puntare direttamente a un laptop con 8 GB o, se ve lo potete permette, con 16 GB. Risparmiare sulla RAM non è comunque consigliabile ed eventualmente rinunciate a qualche altra feature meno importante.
Processori
Se ormai si iniziano a vedere in commercio i primi laptop con processor Intel Core di settima generazione della famiglia Kaby Lake, sugli scaffali dei negozi troverete soprattutto laptop con i processori di sesta generazione e, almeno che non dobbiate utilizzare software complessi o giocare ai massimi livelli, non avrete bisogno di una CPU top di gamma.
Intel Core i3 e Core M rappresentano la scelta entry-level, mentre i Core i7 sono adatti a configurazioni di fascia alta, con i Core i5 che invece rappresentano la perfetta via di mezzo sia a livello di prestazioni, sia come prezzi.
I migliori notebook business per il 2017
Questa lista sarà aggiornata nel tempo quando saranno disponibili recensioni di nuovi prodotti.