Dopo i primi accenni risalenti a un paio di mesi fa, Intel ha annunciato ufficialmente nei giorni scorsi i dettagli del suo nuovo chip ASIC Blockscale, progettato specificamente per un computing blockchain più efficiente rispetto a CPU o GPU. Blockscale, le cui prime spedizioni sono attese nel terzo trimestre dell’anno in corso, è specificamente progettato per elaborare il Secure Hash Algorithm-256 (SHA-256) utilizzato dalla blockchain e, almeno sulla carta, le prestazioni sono fenomenali. Blockscale ha infatti una velocità operativa di hash rate fino a 580 GH/s, o gigahash al secondo.

In confronto, la Nvidia RTX 3090, la migliore GPU “consumer” attualmente sul mercato, ha una velocità di elaborazione hash nell’ordine dei megahash al secondo (da 120 MH/s a 150 MH/s). Quando lo scorso febbraio Intel annunciava i piani per un acceleratore blockchain, affermava che sarebbe stato 1000 volte più veloce delle GPU. Oggi si scopre che quella dichiarazione non era affatto un’iperbole.

Anche il consumo di energia di Blockscale potrebbe rivelarsi un grande vantaggio. “I decenni di ricerca e sviluppo di Intel in crittografia, tecniche di hashing e circuiti a bassissima tensione consentono alle applicazioni blockchain di scalare la propria potenza di calcolo senza compromettere la sostenibilità” ha affermato Balaji Kanigicherla, vicepresidente e direttore generale di Custom Compute in Accelerated Computing Systems and Graphics Group di Intel.

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L’algoritmo SHA-256 per le transazioni blockchain viene utilizzato per verificare che un file non sia stato alterato, che è poi ciò che contraddistingue la blockchain. SHA-256 non è mai stato violato ed è ampiamente utilizzato per transazioni sicure. Ma quella SHA-256 è anche un’elaborazione ad alta intensità energetica. Una ricerca dell’Università di Cambridge stima che l’assorbimento di energia globale per il mining di criptovalute è di 121,36 terawatt/ora all’anno, più di quanto l’intera nazione dell’Argentina utilizzi in 12 mesi.

Il nuovo chip di Intel ha quindi il potenziale per essere un’alternativa molto valida alle schede GPU e, allo stesso tempo, per ridurre il consumo di energia per l’hash farming attraverso prestazioni migliorate. “Siamo consapevoli del fatto che alcune blockchain richiedono un’enorme quantità di potenza di calcolo, che purtroppo si traduce in un’immensa quantità di energia” ha scritto Raja Koduri, vicepresidente senior e direttore generale dell’Accelerated Computing Systems and Graphics Group di Intel.

“I nostri clienti chiedono perciò soluzioni che siano non solo performanti ma anche scalabili e sostenibili, motivo per cui abbiamo concentrato i nostri sforzi sulla realizzazione del pieno potenziale della blockchain, sviluppando le tecnologie informatiche più efficienti dal punto di vista energetico su larga scala”.

Inoltre, poiché il mining di bitcoin viene attualmente eseguito utilizzando le GPU, Blockscale potrebbe alleviare la carenza di GPU per altri scopi. In particolare, le bitcoin farm hanno acquistato interi stock di GPU, lasciando a secco migliaia di utenti consumer (soprattutto videogiocatori).