Nel corso dell’incontro degli investitori di Intel con gli analisti di Wall Street, il CEO di Intel Pat Gelsinger ha rivelato nuove road map per le CPU Xeon e le GPU Xe che si estenderanno fino al 2024. L’aspetto più interessante dell’annuncio è che per la prima volta Intel separerà la linea di processori in due tipi di microarchitettura, Performance ed Efficient. Se questa scelta può ricordare l’architettura ibrida di Alder Lake attualmente utilizzata nelle CPU client, non vi sbagliate, anche se si tratta di un’implementazione molto diversa.

Alder Lake utilizza due tipi di core: il core per le prestazioni utilizzato per eseguire i compiti più gravosi e il core dedicato all’efficienza, utilizzato per piccoli task in background che non richiedono un core ad alte prestazioni. Per i nuovi Xeon, i core Performance ed Efficient saranno due processori separati. I chip P-core verranno utilizzati principalmente per carichi di lavoro ad alte prestazioni come intelligenza, HPC e database. I processori E-core sono stati invece progettati per massimizzare l’efficienza energetica per carichi di lavoro altamente paralleli e meno impegnativi.

Non combinando i due tipi di core su un singolo chip come con Alder Lake, i clienti di Intel possono ottimizzare meglio i sistemi P-core ed E-core in base alle loro esigenze. Per le attività ad alta intensità di calcolo, possono utilizzare molti server P-core, mentre l’azienda con attività meno impegnative, come le macchine virtuali, può distribuire sistemi con chip E-core.

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Gli Xeon Performance ed Efficient non saranno inoltre sulla stessa scheda madre visto che saranno integrati in macchine diverse, ma potranno trovarsi nello stesso data center e persino nello stesso rack di server. La prossima generazione di processori Xeon è nota come Sapphire Rapids e uscirà entro la fine dell’anno. Dopo Sapphire Rapids, sarà la volta della generazione Emerald Rapids nel 2023 e Granite Rapids nel 2024.

Per quanto riguarda i supercomputer, Intel ha annunciato, con un’uscita fissata per il 2024, una nuova architettura chiamata Falcon Shores che combinerà una CPU Xeon e una GPU Intel Xe in un unico SoC Xeon. Secondo Intel Falcon Shores fornirà prestazioni per watt cinque volte maggiori, una densità di elaborazione cinque volte maggiore in un socket x86 e una capacità di memoria e larghezza di banda cinque volte maggiori rispetto all’attuale generazione di prodotti Intel.

L’altro annuncio ha riguardato Arctic Sound-M, la prima GPU del settore a includere un codificatore AV1 basato su hardware per l’elaborazione di contenuti multimediali. La GPU, attesa sul mercato a partire da metà di quest’anno, si concentrerà su quattro aree: transcodifica video, cloud gaming, infrastruttura desktop virtuale (VDI) e media AI analytics. In una presentazione video separata, Raja Koduri, capo dell’Accelerated Compute Systems and Graphics Group di Intel, ha affermato che le esigenze di transcodifica dei media, insieme al cloud gaming, all’analisi in tempo reale e alla virtualizzazione, sono oggi tutte soddisfatte da più chip discreti.

“Finora non esiste una soluzione multimediale hardware-software che soddisfi collettivamente i requisiti di densità di qualità e latenza”. Per quanto riguarda la transcodifica video, Intel ha affermato che Arctic Sound-M sarà in grado di eseguire otto flussi 8K simultanei e più di 30 flussi 1080p simultanei. Per l’infrastruttura desktop virtuale, la GPU sarà in grado di fornire più di 60 funzioni virtualizzate e nel cloud gaming avrà la capacità di trasmettere in streaming più di 30 sessioni di gioco contemporaneamente. Per l’analisi dell’IA multimediale, Koduri afferma che questa GPU sarà in grado di eseguire 150 trilioni di operazioni al secondo.