I PC su chiavetta prenderanno presto il largo

I PC su chiavetta come i Compute Stick di Intel rappresentano ancora un mercato di nicchia, ma sono destinati a crescere. Ne è convinta ABI Research, che stima le consegne di questi minuscoli PC in 5 milioni di pezzi nel 2021, mentre per il 2015 non sono stati forniti dati precisi anche a causa di un mercato davvero di nicchia ora come ora.
Questi PC poco più grandi di una classica chiavetta USB si collegano a qualsiasi TV (o display) con un ingresso HDMI e lo trasformano in un vero e proprio PC con tanto di Windows 10, applicazioni come Microsoft Office e possibilità di straming video da YouTube o Netflix. Il mercato degli stick PC ha iniziato a farsi notare già nel 2014 con i primi modelli Android, il più conosciuto dei quali rimane il Wyse Cloud Connect di Dell, ancora disponibile al prezzo di circa 130 dollari.
Lo scorso anno è invece toccato a Intel e al suo Compute Stick, uscito sul mercato con storage, RAM e processore non certo potentissimi (non mancavano comunque Wi-Fi e USB), mentre Asus vende la chiavetta Chromebit con sistema operativo Chrome OS a meno di 100 dollari. L’ascesa nei prossimi anni di questi dispositivi, che dovrebbero rimanere per lo più prodotti low budget per un utilizzo basilare del PC, sarà dovuta principalmente all’innalzamento dei prezzi dei desktop e laptop classici, oltre che alla possibilità di proporre modelli con i sistemi operativi più disparati (Android, Windows, Linux e appunto Chrome OS).
ABI Research fa notare come ci sia ancora un po’ di confusione attorno a questi prodot
Ci sono però le eccezioni visto che non tutti gli stick PC sono prodotti low budget. I Compute Stick di Intel con processori M3 e M5 (presenti su tablet e ibridi di un certo livello) sono infatti venduti a oltre 400 dollari. Si tratta di dispositivi rivolti per lo più al settore enterprise e possono essere gestiti e messi in sicurezza anche da remoto; un amministratore di sistema può ad esempio prevenire l’utilizzo del Compute Stick in luoghi non autorizzati.
ABI Research fa però notare come ci sia ancora un po’ di confusione attorno a questi prodotti, cosa che dovrebbe spingere i produttori a spiegare meglio ai potenziali acquirenti lo scopo di questi PC in miniatura. Alcuni infatti sono rivolti essenzialmente allo streaming video, mentre altri con Android replicano su TV l’esperienza di utilizzo che si ha su uno smartphone o un tablet.
A tal proposito gli analisti di IDC e Gartner sono concordi sul fatto che sarebbe più facile personalizzare e vendere questi device come strumenti di intrattenimento o per uno specifico tipo di applicazioni, che non come PC tuttofare. Entrambi gli studi di ricerca non hanno tenuto conto degli stick PC nei rispettivi report sul mercato PC nel quarto trimestre del 2015, ma inizieranno a farlo a partire dal primo trimestre di quest’anno, segno che l’interesse verso questi micro PC sta crescendo sempre di più.