Il Surface Hub di Microsoft arriva a settembre

Microsoft avrà presto un nuovo membro nella sua famiglia di dispositivi touch Surface. Stiamo parlando del Surface Hub, un computer all-in-one con schermo widescreen che funzionerà come punto nevralgico all’interno delle sale conferenza. Annunciato a gennaio, il Surface Hub sarà in vendita a partire da settembre e i pre-order sono iniziati ieri.
Come strategia di marketing, Microsoft sta presentando il Surface Hub come una soluzione meno costosa e più facile da gestire rispetto al tradizionale equipaggiamento fatto di computer e dispositivi audio-video che si utilizza di solito per incontri, meeting e riunioni.
Scendendo più nel dettaglio, il Surface Hub può essere considerate come un gigantesco PC all-in-one con due form-factor a scelta per quanto riguarda le dimensioni dello schermo, che potrà essere da 55 o da 84 pollici di diagonale. Lo schermo è naturalmente full-touch e ci si potrà scrivere sopra anche con le mani. I prezzi vanno dai 6.999 dollari per il modello da 55’’ fino a 19.999 dollari per quello da 84’’.
L’analista e vice presidente di Forrester Frank Gillett ha descritto il Surface Hub come “una nuova e creativa combinazione di funzionalità che ancora mancava, in grado di unire in un unico prodotto caratteristiche da lavagna intelligente, proiettore, PC e strumento per la videoconferenza”.
Le presentazioni aziendali sono fatte di solito utilizzando PowerPoint ed Excel e collegando un laptop a un videoproiettore. Spesso entra in gioco anche la videoconferenza per raggiungere altri uffici o eventuali dipendenti che lavorano da casa; altre volte ancora, quando è necessario fornire spiegazioni più complesse o quando entra in gioco un processo di brainstorming, ci si affida a lavagne digitali e smart. Se poi queste presentazioni diventano presto noiose o necessitano di maggiori input, i partecipanti accendono i loro laptop, controllano email, documenti o siti social.
Essendo un all-in-one, il Surface Hub si presenta come un grande monitor con tutti i componenti hardware inseriti nel retro dello schermo
Microsoft ha progettato il Surface Hub proprio per questi ambienti, integrando in un unico prodotto tutte le funzionalità richieste in simili occasioni. Surface Hub si affida a una versione modificata di Windows 10, ma invece di offrire la classica modalità desktop dopo l’avvio iniziale presenta un menu semplificato per le tipiche esigenze di incontri, riunioni, meeting e conferenze. A questo punto un utente può partecipare a un incontro, unirsi a una videoconferenza, lanciare il software per la lavagna interattiva o connettere un dispositivo esterno per condividere dati e documenti.
Essendo un all-in-one, il Surface Hub si presenta come un grande monitor con tutti i componenti hardware inseriti nel retro dello schermo. Più precisamente Microsoft ha optato per un processore Intel Core i7 e per una scheda grafica Nvidia, offrendo anche porte USB e HDMI e videocamere per riprendere quello che succede nella sala conferenza e trasmetterlo ai partecipanti da remoto.
Questi possono unirsi a un incontro in svolgimento tramite Skype e hanno a disposizione una visuale completa della sala; naturalmente, a loro volta, anche le persone presenti nella sala potranno vedere gli utenti remoti. Sarà inoltre possibile per i partecipanti utilizzare smartphone che supportano la tecnologia Miracast per inviare documenti al Surface Hub in modalità wireless.
Sempre secondo Gillett il mercato potenziale per il Surface Hub è decisamente ampio se si considerano il numero di sale conferenza sparse per il mondo e il risparmio che si otterrebbe, soprattutto se lo si paragona ad altre soluzioni di videoconferenza e telepresenza molto più costose come quelle di Cisco e Polycom, che possono arrivare a costare anche centinaia di migliaia di dollari.
Non va poi dimenticata la comodità nel gestire un prodotto al 100% Windows, soprattutto a livello di aggiornamenti. In questo modo le aziende non avrebbero bisogno di personale apposito specializzato in audio-video, con un conseguente risparmio in termini di dipendenti e con una gestione semplificata e tempi di organizzazione molto più ridotti.