Sostenibilità ambientale: le aziende vogliono migliorare la gestione dell’energia


Allo stesso tempo, il 48% dei consumatori intervistati si fida degli impegni dichiarati dalle imprese in relazione alla sostenibilità, e il 64% degli intervistati si aspetta un maggiore controllo pubblico sul rispetto di questi propositi nell’anno a venire. Dal momento che, come evidenziato da uno studio pubblicato a febbraio 2021, 1 dipendente su 4 ha intenzione di cambiare lavoro quest’anno, le aziende affrontano il rischio crescente di perdere i talenti migliori a favore di concorrenti più attenti alla sostenibilità.
Il 48% di tutti gli investitori privati intervistati tiene già conto della sostenibilità ambientale nei propri portafogli di investimento e un ulteriore quinto (21%) afferma che probabilmente lo farà in futuro. Il 59% degli investitori prevede di acquistare o vendere partecipazioni azionarie nei prossimi 12 mesi in base a fattori di sostenibilità ambientale.
Nonostante l’impatto della pandemia COVID-19 sulle finanze di molti individui, il 54% dei consumatori intervistati è disposto a pagare di più per i brand che sono sostenibili e/o responsabili dal punto di vista ambientale. Inoltre, il 55% riferisce che la sostenibilità è una variabile molto o estremamente importante al momento della scelta dell’azienda da cui vogliono acquistare un prodotto o servizio, il 22% in più rispetto ai consumatori intervistati da IBM prima della pandemia. Poco più di 6 su 10 consumatori hanno detto che sono disposti a cambiare le proprie abitudini di acquisto per contribuire a ridurre l’impatto sull’ambiente: i consumatori in India (78%) e Cina (70%) sono i più propensi a modificare le loro tendenze.
Per quanto riguarda i viaggi, quasi un intervistato su tre crede fermamente che le proprie abitudini personali contribuiscano al cambiamento climatico. L’82% dei consumatori a livello globale sceglierebbe infine un’opzione di trasporto più rispettosa dell’ambiente anche se più costosa, ma solo il 64% degli intervistati americani è d’accordo con questa affermazione rispetto al 95% degli intervistati indiani e al 91% di quelli cinesi.