Cosa fare quando il cloud si “mangia” il proprio fornitore di hardware

Nel primo trimestre 2016 le entrate della divisione Web Services di Amazon sono cresciute del 64% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Salesforce.com ha registrato un aumento del 33% dei ricavi rispetto a un anno prima.
Per contro, i ricavi globali nel segmento storage sono diminuiti del 32% tra il 2007 e il 2015 e il fatturato nel segmento server è sceso del 13%, secondo la società di ricerca Forrester. La tendenza è chiara: i ricavi cloud sono in crescita, i ricavi dell’hardware on-premise sono in calo.
Nel nuovo report “Evolve or Crumble: Prepare for the fate of the hardware incumbents”, Forrester analizza l’impatto di questi cambiamenti sismici sulle imprese utenti finali e come stanno reagendo fornitori tradizionali come EMC, Dell, HPE, Oracle e IBM per sostenere la concorrenza di fornitori cloud del calibro di Amazon, Microsoft, Salesforce e Google.
Il cloud computing sta innegabilmente trasformando il panorama IT. Lo scorso anno il 26% degli intervistati a un’indagine di Forrester, rivolta a decision marker di infrastrutture aziendali, ha dichiarato che stava già utilizzando servizi cloud IaaS pubblici, rispetto al 15% nel 2014. Il 52% ha dichiarato l’intenzione di aumentare la spesa per i servizi cloud pubblici quest’anno. “Il mercato del cloud pubblico sta crescendo più velocemente di quanto avevamo previsto”, hanno commentato gli analisti di Forrester nel loro ultimo report sulle previsioni di mercato. La società di ricerca stima che il cloud pubblico genererà quest’anno un mercato da 114 miliardi di dollari, che arriverà a 236 miliardi di dollari entro il 2020.
“Le aziende stanno spostando la loro spesa nell’hardware tradizionale e le nuove società sono attratte dagli investimenti infrastrutturali con zero costi in anticipo e la rapida velocità del time-to-market permessi dal cloud”, scrivono gli analisti Dave Bartoletti e John Rymer.
Va sempre peggio per i venditori tradizionali: mentre i carichi di lavoro vengono spostati verso il cloud pubblico, i più grandi fornitori di tale mercato non si affidano a fornitori di hardware tradizionali per alimentare i loro cloud. Amazon e Google, per esempio, acquistano direttamente dalla supply chain hardware, bypassando i fornitori hardware che vendono alle imprese. A peggiorare le cose, aziende come Facebook stanno rendendo disponibili in open source i loro design server, all’interno dell’Open Compute Project (OCP), consentendo ai tradizionali clienti aziendali di adottare un approccio simile. Secondo Forrester, anche imprese di grandi dimensioni, tradizionalmente poco propense al rischio, come Fidelity e Goldman Sachs stanno abbracciando l’OCP.
Il cielo non sta crollando
Il cloud non ucciderà le vendite di hardware legacy, comunque. “I produttori di hardware stanno indubbiamente affrontando sfide importanti, ma le notizie della loro morte sono molto esagerate”, sostengono Rymer e Bartoletti. “L’hardware è ancora importante”.
Ci sono alcuni punti a favore per i fornitori di infrastrutture enterprise. I sistemi convergenti e iper-convergenti, insieme alle piattaforme di software-defined storage, stanno diventando “piattaforme di transizione” per la modernizzazione degli ambienti IT che stanno andando verso il cloud privato o ibrido.
I fornitori più piccoli di servizi cloud continueranno a comprare infrastrutture aziendali, che ospiteranno per i loro clienti. Questi venditori favoriscono il time-to-market e sono quindi disposti a investire in capitale potenzialmente ad alto margine.
Nell’era del cloud, è facile perdere traccia delle reali spese per le infrastrutture. “Nonostante il passaggio il cloud, l’infrastruttura di proprietà è e rimarrà la porzione più grande dele infrastrutture enterprise fino alla fine di questo decennio”, dice Forrester; gli ambienti gestiti in outsourcing e in cloud costituiranno una parte minoritaria della spesa in infrastrutture. Mentre le imprese stanno aumentando la loro spesa nel cloud, la metà dei decision maker intervistati da Forrester ha in programma di aumentare anche la spesa per l’hardware non-cloud per tutto il 2016.
I tradizionali fornitori di hardware stanno adottando diversi approcci per affrontare la questione. Alcuni, come Hewlett Packard Enterprise, Fujitsu e Hitachi Data Systems, si sono trincerati sulle loro posizioni. La decisione di Hewlett Packard di dividersi in due società comporta una duplicazione della sua strategia hardware enterprise; la sua uscita dal mercato del cloud pubblico IaaS è un’ulteriore prova.
Altri fornitori si stanno espandendo in mercati adiacenti. L’acquisto di EMC da parte di Dell, la più grande acquisizione nella storia della tecnologia, è un primo esempio di una società di server che si espande nel mercato storage. Cisco ha ampliato le sue attività nel segmento networking con la vendita di server attraverso il suo brand UCS.
Altre aziende si stanno trasformando. IBM e Oracle si sono riorganizzate per essere aziende “cloud-first”, ri-allineando i loro prodotti perché possano essere offerti attraverso il cloud.
I consigli di Forrester alle aziende utenti
Agli utenti finali aziendali, Forrester suggerisce di abbracciare l’innovazione tecnologica e prendere le future decisioni di acquisto scegliendo il miglior fornitore per le proprie esigenze.
Con una riserva: molte nuove tecnologie richiedono compromessi. Le funzionalità strettamente integrate dei sistemi iper-convergenti rimuovono la complessità dell’integrazione dei sistemi durante l’installazione, ma possono essere difficili da standardizzare per tutti i carichi di lavoro. Più servizi vengono distribuiti attraverso un fornitore di cloud pubblico come Amazon, tanto più difficile sarà fare marcia indietro, aumentando il vincolo con il venditore.
Una considerazione fondamentale è che le applicazioni dovrebbero essere sviluppate “technology-agnostic”, sostengono Bartoletti e Rymer. Chi progetta le applicazioni deve avere una visione complessiva del funzionamento delle infrastrutture, a prescindere dal venditore a cui viene affidata la fornitura.
“In un’architettura veramente ‘technology-agnostic’ si dovrebbe essere in grado di eliminare e sostituire qualsiasi componente senza interrompere la funzionalità di tutto il sistema“, scrivono gli analisti. “Un approccio di questo tipo può spaventare, dopo decenni con un particolare fornitore strategico, ma è necessario sviluppare il proprio futuro basandosi sulle capacità, non sui vendor”.