La notizia ha scosso il mondo della tecnologia: il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, lascia la guida dell’azienda e nomina Andy Jassy come nuovo CEO. Il passaggio delle consegne è già stato avviato e si concluderà a ottobre 2021, quando Andy Jassy assumerà il ruolo di CEO di Amazon. Chi è Andy Jassy, e perché è stato scelto come successore di Bezos?

La lunga storia di Jassy in Amazon

Cresciuto in Amazon, Jassy è un manager non tecnico, ma di alto profilo e altamente competitivo, che raramente ha ceduto un colpo ai suoi principali concorrenti, in particolare il fondatore di Oracle Larry Ellison. All’interno di Amazon è nota la sua autonomia quasi completa su Amazon Web Services (AWS), la divisione di cloud computing che Jassy ha trasformato in una azienda a tutti gli effetti, con un fatturato da 40 miliardi di dollari.

Come ha scritto il suo capo e mentore Bezos in una nota allo staff, “Andy è conosciuto da tutti all’interno dell’azienda ed è stato in Amazon quasi quanto me. Sarà un leader eccezionale e ha la mia piena fiducia”.

Jassy, un fan sfegatato delle squadre sportive di New York e della Dave Matthews Band, è stato uno dei primi assunti di Bezos dopo che la società di e-commerce è diventata pubblica nel 1997. Appena uscito dalla Harvard Business School, è entrato in Amazon con un ruolo di marketing manager. In seguito è diventato vicepresidente dei servizi web, che ha trasformato in una business unit nel 2006, quando ha iniziato a vendere l’accesso alle macchine virtuali con il prodotto Elastic Compute Cloud (EC2).

Andy Jassy, scelto da Jeff Bezos come nuovo CEO di Amazon

Andy Jassy, scelto da Jeff Bezos come nuovo CEO di Amazon

Nonostante la sua alta reputazione in Amazon e la sua considerevole ricchezza personale, il 53enne Jassy mantiene un profilo pubblico piuttosto riservato. Raramente twitta, e quando rilascia interviste, tendono ad essere abbastanza anodine. Detto questo, è schietto sulle questioni sociali: in più occasioni ha criticando l’ex presidente Donald Trump e ha fortemente sostenuto il movimento Black Lives Matter. È molto rispettato sia dai suoi colleghi che dai competitor nel settore tecnologico.

Non sorprende che Jeff Bezos abbia scelto di affidare la leadership di Amazon ad Andy Jassy. Anche se Jeff sarà ancora coinvolto con Amazon, Andy Jassy è una buona scelta come CEO”, ha affermato Ed Anderson, analista di Gartner. “Al di là della sua forza nell’e-commerce, Amazon è fondamentalmente un’azienda sulla tecnologica. Andy Jassy, come chiunque altro nel settore, sa come applicare la tecnologia per trasformare e far crescere le aziende”.

Jassy non è solo un leader visionario. Ha una grande esperienza nello sviluppo di molteplici cose e attività all’interno di Amazon, non ultima delle quali AWS, che è senza dubbio l’azienda tecnologica più redditizia e importante al mondo”, ha affermato Brian Olsavsky, CFO di Amazon.

Jeff Wilke, ex CEO del business consumer di Amazon a livello globale, era un altro papabile candidato a sostituire Bezos, ma ha scelto sorprendentemente di andare in pensione. Il suo ruolo è stato ricoperto da Dave Clark che, alla fine dello scorso anno, ha assunto la carica di responsabile del retail.

La scelta di Jassy come sostituto di Bezos come CEO suggerisce che il business cloud è la nuova attività core di Amazon. “L’e-commerce in ambito consumer è un grande mercato, ma il B2B è un mercato ancora più grande”, ha commentato Allen Bonde, analista di Gartner. “Scegliere un leader che sta guidando l’offerta aziendale principale dell’azienda potrebbe indicare che Amazon, in futuro, sarà più interessata a vendere alle aziende che ai consumatori. In generale, un mercato molto più grande a lungo termine”.

Non mancheranno sfide significative. Amazon sta affrontando una crescente serie di cause antitrust in diversi continenti, una forte concorrenza da parte dei vecchi nemici Microsoft e Alphabet e un controllo costante delle sue condizioni di lavoro, in particolare per i fattori e il personale dei centri logistici, che vengono sottopagati. Lo stesso giorno in cui Bezos ha annunciato le sue dimissioni, Amazon ha concluso una causa da 62 milioni di dollari con autisti indipendenti che richiedevano retribuzioni non percepite.

La domanda chiave è come Jassy gestirà alcuni degli inevitabili ostacoli che Amazon dovrà affrontare con problemi come l’antitrust, i diritti dei lavoratori e il crescente attivismo dei dipendenti”, ha affermato Nick McQuire, vice presidente di CCS Insight. “In passato ha dimostrato di essere molto schietto su questioni politiche più ampie e dovrà affrontare un crescente controllo dei media mentre l’azienda continua nella sua strategia”.

Chi subentrerà a Jassy come CEO di AWS?

Una domanda ancora più importante è chi succederà a Jassy”, ha sottolineato Paul Miller, analista di Forrester. “Ci sono ottime opzioni interne, ma Amazon potrebbe cogliere questa opportunità per portare nuove idee dall’esterno dell’azienda. In ogni caso, sia AWS che Amazon si trovano in una buona posizione e i nuovi CEO potranno costruire su solide fondamenta, apportando allo stesso tempo nuove prospettive”.

Le prime scommesse sono su un profilo interno, con il responsabile delle vendite di AWS Matt Garman in pole position. Prima di dirigere le vendite per AWS, Garman ha ricoperto diversi ruoli all’interno della divisione dei servizi di elaborazione. Jassy potrebbe puntare anche su Charlie Bell, vicepresidente senior e con un’esperienza di 23 anni in Amazon.

Cosa farà adesso Jeff Bezos

Bezos assumerà il ruolo di “executive chair” di Amazon e senza dubbio manterrà un alto livello di influenza sull’azienda che ha fondato nel 1994. Secondo il suo staff, intende concentrarsi su “nuovi prodotti e iniziative”. Ciò dovrebbe includere i suoi continui sforzi per espandere Amazon nei settori sanitario e dei generi alimentari, così come acquisizioni future. Va sottolineato che AWS, e Jassy per estensione, non è stato particolarmente interessato alle acquisizioni nel corso degli anni.

Bezos, la seconda persona più ricca del mondo, ha recentemente rivolto la sua attenzione altrove, ad altri suoi investimenti e impegni filantropici, tra cui Day 1 Fund, Bezos Earth Fund, Blue Origin, il Washington Post, “e molte altre passioni”, ha detto ai dipendenti di Amazon. “Non ho mai avuto più energia di adesso e non sto pensando di andare in pensione. Sono molto interessato all’impatto che possono avere queste organizzazioni”.

Bezos lascia Amazon in ottima forma finanziaria. L’annuncio delle sue dimissioni è avvenuto in contemporanea con quello di un trimestre record da 125,6 miliardi di dollari.