Come allenare i dirigenti a diventare leader “agili”

I bravi coach devono giocare diversi ruoli. Sono insegnanti, mentori, amici, consulenti aziendali e talvolta anche terapisti per i leader che stanno guidando verso il cambiamento. In una sessione che si è svolta all’Agile Alliance 2015, Michael Hamman dell’Agile Coaching Institute ha condiviso i cinque ruoli più importanti che i formatori devono assumere quando lavorano con i clienti aziendali.
Un partner che disorienta
“I manager aziendali hanno bisogno che i loro coach li provochino costantemente con prospettive nuove e stimolanti”, dice Hamman. Un allenatore efficace deve avere un diverso punto di vista che può momentaneamente disorientare, ma permette di aprire nuove prospettive.
“Ciò che è pericoloso, per un dirigente, è rimanere bloccato su una singola prospettiva riguardo a un problema. I bravi coach sono in grado di fornire nuovi vocaboli o un nuovo punto di vista su come e perché un problema è così spinoso”, dice Hamman.
Un partner che pensa e ascolta
Una persona che dice le cose come stanno
“Il fatto è che, da un coach, i dirigenti devono sentirsi dire ciò che non va. Bisogna dire la verità e dire le cose come stanno, anche se può essere imbarazzante. Altrimenti, non cambierà nulla”, Hamman.
Un mentore
Una persona su cui si può sempre contare
“I manager hanno bisogno di qualcuno al loro fianco che capisca che questo è un processo. Ancora una volta, si deve instaurare un rapporto di fiducia, in modo che i manager sappiano di aver qualcuno su cui contare quando il gioco si fa duro. È inoltre necessario mantenere vivi i ricordi, in modo che sia possibile tenere traccia dei progressi compiuti e il coach possa mostrare al manager quanta strada ha fatto”, conclude Hamman.