A volte tornano. Breve storia di star hi-tech e della loro seconda vita
Da Steve Jobs a James Gosling, i personaggi del mondo dell’elettronica che sono diventati famosi, sono tornati a casa, e (in alcuni casi) sono tornati a brillare di nuovo alla grande
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L’industria hi-tech del 2015 è stata forgiata dallo spettacolare “secondo atto” di una persona: Steve Jobs. Esiliato dall’azienda che ha contribuito a costruire, è tornato trionfalmente nel 1996 per riprenderne il controllo e trasformarla nella società che ha cambiato il mondo dell’elettronica. E’ una storia che tutti conoscono, ma è quasi unica nel settore della tecnologia. Più comune è un diverso tipo di secondo atto: quello in cui un leader o un visionario lascia (volontariamente o meno) il ruolo che lo ha reso famoso e cerca qualcosa di diverso. In alcuni casi la seconda vita è più discreta e low-profile rispetto alla prima; in altri porta un successo ancora maggiore.
Elon Musk
Nel 2001, Elon Musk è stato deposto come CEO di PayPal, la società focalizzata sui pagamenti online che ha contribuito a fondare. Il motivo della sua estromissione dipende, a seconda di chi lo spiega, dal suo stile di gestione autocratico o dal suo tentativo di spostare l’infrastruttura di PayPal da Unix a Windows. La maggior parte delle persone sarebbe state soddisfatte di aver creato un servizio che ha ridefinito il modo in cui si effettuano i pagamenti, tanto più con una buonuscita da 165 milioni di dollari. Invece, Musk ha optato per un doppio secondo atto, investendo la sua fortuna in Tesla, che punta a trasformare il modo in cui alimentate le automobili, e in SpaceX, specializzata in trasporti spaziali. E’ difficile immaginare due obiettivi meno ambiziosi da affrontare.
Ev Williams
Pyra Labs, co-fondata da Ev Williams nel 1999, doveva realizzare (noiosi) software di project management. Ma ha sviluppato uno strumento di pubblicazione per uso interno, chiamato Blogger, che poi è diventato un servizio rivolto verso l’esterno e ha rapidamente cambiato il mondo del blogging. Nel 2003 Pyra Labs è stat acquisita da Google.
Andiamo avanti di qualche anno: Williams lascia Google e partecipa alla fondazione di Ovvio Corp, una sorta di incubatore con diversi progetti in corso; uno di loro, lanciato nel 2006 e originariamente chiamato “twttr”, era stato concepito come un network editoriale basato su SMS. Quasi un decennio più tardi, Twitter ha ridefinito le regole della pubblicazione sul web per gli anni ’10 tanto quanto il blogging ha fatto per il primo decennio del secondo millennio.
Jack Dorsey
Mentre Williams è una parte importante della storia di Twitter, è stato Jack Dorsey che ha posto le basi per la sua tecnologia. Dorsey è stato CEO di Twitter nei suoi primi anni. Tuttavia, il servizio di microblogging era appena fuori dalla sua infanzia quando ha lanciato un altro progetto: Square, un servizio che ha reso facile accettare pagamenti con carta di credito su smartphone. La società aveva raggiunto lo stato di beta nel 2010. Twitter è un beniamino dei media, ma Square si sta muovendo in modo aggressivo per sostituire i normali registratori di cassa con gli iPad.
Con una mossa alla Steve Jobs, Dorsey è anche tornato a Twitter come amministratore delegato, anche se sembra una situazione temporanea.
Andy Rubin
Andy Rubin è stato uno dei co-fondatori di Danger, il cui smartphone Danger Hiptop era molto, molto in anticipo sui tempi quando è arrivato sul mercato nel 2002. Rubin ha lasciato l’azienda, che ha finito per stagnare prima di essere assorbita da Microsoft, ma non ha chiuso con il mondo mobile.
Ha discretamente avviato un’altra società, Android, concentrata sul software per dispositivi mobili e acquistata da Google, senza clamore, nel 2005. Android ha cambiato il mondo dei dispositivi mobili e ha dimostrato che, a volte, il successo arriva nella seconda vita.
James Gosling
Alcuni scelgono volontariamente un profilo più basso per la loro seconda vita. James Gosling ha creato Java per Sun Microsystems nel 1995. Quando Sun è stata incorporata in Oracle nel 2010, Gosling ha lasciato nel giro di poco tempo, mossa che è stata vista come emblema dello scontro culturale tra le due società. Dopo un breve periodo di cinque mesi in Google, Gosling è andato in una direzione completamente diversa: è entrato in Liquid Robotics, che costruisce robot marini a basso consumo. Probabilmente questo lavoro è molto meno stressante rispetto dei suoi precedenti impegni di alto profilo.
Steve Jobs (di nuovo)
Il ritorno di Steve Jobs ad Apple è così importante per l’industria che è facile dimenticare che ha avuto una parentesi completamente diversa. Nel 1986, dopo essere stato estromesso da Apple, Jobs ha speso 5 milioni per finanziare Graphics Group, spinoff di Lucasfilm, che è stata subito ribattezzata Pixar. Dopo anni di tentativi falliti di vendere l’hardware e il software personalizzato che il gruppo aveva sviluppato, e poco riscontro nella produzione commerciale di animazioni, Jobs era quasi disposto a vendere la società nel 1995; ma quando è uscito il film Toy Story ha avuto subito un successo universale. Il resto è storia.