Chi oggi vuole dotarsi di un convertibile Windows 10 di fascia alta ha solo l’imbarazzo della scelta, anche se i modelli che ultimamente hanno attirato maggiormente l’attenzione dei professionisti sono il Surface Pro 4 di Microsoft e l’ancor più recente Galaxy TabPro S di Samsung, il primo tablet ibrido Windows del produttore sudcoreano. Abbiamo quindi deciso di mettere a confronto questi due tablet “evoluti”, di scoprirne pregi e difetti e di decretare un vincitore in ambito enterprise.

Design

Entrambi i modelli sono prodotti di fascia alta e lo si capisce anche dall’estetica. Il Galaxy TabPro S ha più plastica rispetto al Surface Pro 4 (che è interamente in magnesio), ma non per questo ha un look più “cheap” ed è anzi più appariscente alla vista, forse perché le novità del Surface rispetto ai modelli precedenti sono poche e lo rendono fin troppo simile ai predecessori della gamma. Una volta presi in mani entrambi, il Galaxy dà l’idea di essere più tablet tradizionale rispetto al Surface anche grazie al peso leggermente più basso (26% in meno). Circa 680 grammi contro 770 grammi non rappresentano una differenza abissale, ma per chi pensa di utilizzare un device simile soprattutto come tablet puro il Galaxy è forse preferibile.

Porte e collegamenti

Qui il vincitore è sicuramente il Surface Pro 4, che offre una porta USB 3.0, uno slot microSD e un’uscita video Mini DisplayPort, senza poi contare che Microsoft vende anche una docking station compatta che aggiunge ulteriori porte e aumenta la possibilità di connettere il tablet a più display esterni. Il Galaxy TabPro S integra invece solo una porta USB-C e ciò significa che se si vuole ricaricare il device e al tempo stesso collegarlo a un monitor e a una chiavetta USB c’è bisogno di un adattatore. Nulla di drammatico in ambito consumer, ma per chi utilizza questi dispositivi per lavoro la scarsità di porte si fa sentire e anche uno slot microSD può fare la differenza quando si è in mobilità.

Display

Se la differenza in termini di dimensioni è minima (12’’ del Galaxy contro i 12,3’’ del Surface), il display dell’ibrido di Microsoft è più risoluto (267 ppi contro i 216 ppi del Samsung). In entrambi i casi però siamo di fronte a due schermi di ottimo livello come colori, contrasto e luminosità (IPS per il Surface e Super AMOLED per il Galaxy). Da notare solo che i modelli più costosi del Surface Pro 4 integrano un chip grafico migliore, mentre il Galaxy e la soluzione entry level del Surface sfruttano entrambi una GPU integrata Intel HD 515.

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Il Surface Pro 4 di Microsoft

Accessori

Quando si parla di ibridi, l’accessorio più importante è senza dubbio la tastiera. Quella del Surface si attacca magneticamente alla base del tablet (senza però sorreggerlo direttamente), è comoda e integra un trackpad preciso, ma va acquistata a parte e non costa poco. Samsung invece include nella confezione del TabPro S una tastiera che fornisce inoltre una maggior stabilità, sebbene a livello di usabilità e precisione si tratti di una soluzione inferiore rispetto a quella del Surface. Per quanto riguarda invece il pennino, il Surface Pro 4 ne offre uno nella confezione e si tratta di un accessorio che può tornare molto utile e non solo a chi fa grafica, mentre per ora Samsung alcun pennino specifico per il TabPro S.

Prestazioni

Il Galaxy TabPro S ha una sola configurazione a livello di processore e RAM (Intel Core M3 e 4 GB), anche se si può scegliere tra 128 o 256 GB di storage. Una soluzione che può andar bene per un utilizzo di base, ma per il professionista che cerca prestazioni migliori e una maggior varietà in fase di scelta si tratta di un ibrido decisamente limitato.

Tutt’altro discorso per il Surface Pro 4, che offre tre scelte per quanto riguarda il processore (Intel Core M3, i5 o i7) e per la RAM (4, 8 o 16 GB), ma anche per lo storage la varietà non manca e si può arrivare fino a 512 GB partendo da 128 GB. Una scelta anche a favore dei manager IT di un’azienda, che hanno infatti la possibilità di acquistare diversi modelli a seconda delle esigenze dei dipendenti e delle loro diverse mansioni.

Come autonomia invece Microsoft dichiara 9 ore di riproduzione video continuata contro le 10,5 ore dichiarate da Samsung. Passando alle misurazioni reali, che sono quasi sempre diverse da quelle annunciate, entrambi i device assicurano comunque una tipica giornata lavorativa senza grandi problemi e le differenze tra i due sono davvero minime.

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Il Galaxy TabPro S di Samsung

Funzionalità enterprise

Su entrambi gli ibridi troviamo installato Windows 10 e quindi non ci sono differenze a livello software, soprattutto per quanto riguarda le feature di sicurezza messe in campo da Microsoft, che però offre alcuni bonus aggiuntivi per chi acquista un Surface Pro 4. Si tratta di un programma di garanzia più esteso e completo, di un programma più efficiente per la resa dell’usato e di una copertura assicurativa per i danni in partnership con Dell. Dal canto suo Samsung fornisce numerose feature aziendali per i suoi device Android, ma nessuna di queste riguarda il TabPro S.

Prezzo

Il Surface Pro 4 parte da 1.029 euro per la configurazione entry level, ai quali bisogna però aggiungerne altri 150 circa per la tastiera. Si arriva poi a 2.499 euro per il modello più costoso con 16 GB di RAM, storage da 512 GB e processore Intel Core i7. Un ibrido insomma non economico, mentre il Galaxy TabPro S costa di listino 1.099 euro per la versione con 128 GB e tastiera già inclusa nel prezzo.

E il vincitore è…

Se è indubbio che il Surface Pro 4 sia la soluzione migliore per chi necessità di un dispositivo aziendale, bisogna considerare che Microsoft è arrivata a questo device dopo diverse generazioni di Surface, mentre Samsung ha debuttato nel mercato degli ibridi Windows con un prodotto già completo e performante, che potrebbe servire a molti scopi professionali se non si cercano le massime prestazioni.