Apple: possibile multa di 860 milioni di dollari per brevetto sul chip A7

Una giuria ha stabilito che il chip A7 di Apple viola un brevetto di proprietà dell’Università del Wisconsin. Il produttore di iPhone potrebbe essere obbligato a pagare fino a 862 milioni di dollari in danni.
La causa è stata presentata all’inizio dello scorso anno; l’accusa contro Apple è l’impiego di una tecnologia sviluppata da ricercatori universitari e utilizzata per i chip A7, integrati nei prodotti Apple di ultima generazione, all’epoca, tra i quali l’iPhone 5S e l’iPad Air.
La giuria ha iniziato i suoi lavori la settimana scorsa, e martedì ha stabilito che Apple ha violato tutte e sei le rivendicazioni del brevetto.
Il risarcimento dovuto da Apple ammonterebbe a un massimo di 862,4 milioni di dollari, secondo il sito web Law360, che ha elaborato questa stima sulla base di un ordine del tribunale presentato il mese scorso. Al momento però la giuria non ha ancora stabilito l’entità economica del risarcimento, che potrebbe rivelarsi inferiore.
Apple non ha risposto a una richiesta di commento, e un portavoce della Wisconsin Alumni Research Foundation (WARF), che gestisce i brevetti dell’Università e che ha presentato la causa, non ha voluto rilasciare dichiarazione.
Il brevetto statunitense in questione, il numero 5.781.752, descrive un “circuito per l’elaborazione parallela”, ed è stato assegnato a quattro ricercatori dell’Università del Wisconsin nel luglio 1998.
Il WARF aveva già intentato una causa contro Intel per lo stesso brevetto. Il produttore di chip ha la questione prima di arrivare in tribunale pagando al WARF una somma forfettaria di 110 milioni di dollari per la licenza del brevetto, secondo l’ordine di un giudice depositato nel caso di Apple.
Nella sua denuncia, l’università ha detto che Apple ha depositato domande di brevetto che citano il brevetto ‘752, suggerendo di Apple era a conoscenza di esso.