ASUS a fianco di scuole e famiglie per combattere il digital divide

Tra grandi attese e qualche incertezza, è iniziato l’anno scolastico 2020, il primo nella storia della scuola italiana in cui è prevista una didattica “mista” tra lezioni in presenza e a distanza. Durante l’emergenza Covid-19 la necessità di proseguire le lezioni con la didattica a distanza ha fatto emergere difficoltà legate alla mancanza di adeguati strumenti digitali. Per far fronte al fenomeno del “digital divide” e alla disuguaglianza che può conseguirne, Ricetta QuBı̀, il programma promosso da Fondazione Cariplo contro la povertà minorile a Milano, ha donato 500 dispositivi tra personal computer e tablet e 500 connessioni alle famiglie in fragilità tra le 23 Reti QuBì sul territorio. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione di Cariplo Factory, TechSoup, Fastweb, Intesa Sanpaolo, ASUS, Danone, TeamSystem e RePower.
Nell’ambito di un ampio progetto, volto a combattere la dispersione scolastica causata dall’impossibilità di fruire dei contenuti didattici da remoto per mancanza di attrezzature tecnologiche, ASUS ha fatto una donazione di 110 personal computer, a cui seguirà una consegna di altri 390 dispositivi. Consegnati agli istituti del territorio, saranno distribuiti dai dirigenti scolastici, che individueranno i bambini e i ragazzi in maggiore stato di bisogno.
La società ha inoltre lanciato la piattaforma WIKIASUS per le scuole, che offre contenuti gratuiti e accessibili a tutti creati per supportare l’inclusione e l’alfabetizzazione digitale. Sulla piattaforma sono disponibili brevi video che aiutano i più piccoli a prendere dimestichezza con gli strumenti informatici e suggeriscono ai genitori come creare un ambiente sicuro e protetto dove i bambini possano imparare a usare quegli strumenti.
“Abbiamo voluto contribuire all’operazione di Programma QuBì in quanto questo progetto si sposa perfettamente con la missione di ASUS”, ha dichiarato Massimo Merici, Responsabile Divisione SYS PC. “Inclusione e accessibilità sono infatti le parole d’ordine su cui fondiamo i nostri valori, per far sì che la tecnologia diventi proprietà di tutte le comunità e che la ricerca dell’innovazione che da sempre ci caratterizza sia motore di crescita, senza esclusioni”.