Cosa cambia per gli utenti di Slack con l’acquisizione di Salesforce

La scorsa settimana Salesforce ha annunciato l’acquisizione di Slack per 27,7 miliardi di dollari. Il CEO di Salesforce Marc Benioff ha definito l’operazione come “a match made in heaven” per le due società.
In questo accordo ci sono chiari vantaggi per entrambe le aziende. Salesforce potrà attingere a una piattaforma di collaborazione utilizzata quotidianamente da milioni di utenti e aprire un nuovo fronte nella sua battaglia contro Microsoft, mentre Slack, dopo qualche rallentamento, potrà tornare a crescere sotto l’egida di un gigante del cloud con una rete di vendita globale.
Ma cosa significa l’acquisizione per le 142.000 aziende e i 12 milioni di utenti che ogni giorno utilizzano Slack per lavoro? Ogni acquisizione comporta un certo grado di incertezza per i clienti esistenti, e questa non fa eccezione.
Stuart Melling, responsabile dello sviluppo aziendale di 34SP.com, un’azienda di hosting WordPress con sede nel Regno Unito e cliente Slack da lungo tempo, ha accolto con favore l’accordo, pur sperando in “piccoli cambiamenti sull’esperienza del prodotto stesso”.
Slack ha costruito la sua attività su un design accattivante e l’apertura della piattaforma; le sue 2.400 integrazioni di terze parti sono un elemento fondamentale del suo fascino per gli attuali utenti esistenti. Che Slack mantenga la sua posizione di connettore indipendente di app è vitale per Melling.
“Abbiamo scelto Slack per la sua semplicità e neutralità, in mancanza di un termine migliore”, ha spiegato. “Dovremo rivalutare la nostra scelta se la natura della piattaforma cambiasse, richiedendo agli utenti un’integrazione più stretta con un diverso ecosistema di prodotti”.
Come influisce l’accordo sulla road map di Slack?
Alcuni cambiamenti saranno inevitabili, ma non è chiaro esattamente quale impatto avrà l’acquisizione sulla road map di Slack in questa fase.
Le prime dichiarazioni di Salesforce indicano che Slack diventerà la nuova interfaccia di Customer 360, la piattaforma di dati che collega le varie app di Salesforce che coprono vendite, marketing, analytics, integrazione dei flussi di lavoro e altro ancora.
L’annuncio ufficiale dell’acquisizione afferma che “Slack sarà profondamente integrato in ogni Salesforce Cloud. Come nuova interfaccia per Salesforce Customer 360, Slack trasformerà il modo in cui le persone comunicano, collaborano e agiscono sulle informazioni dei clienti in Salesforce, nonché sulle informazioni di tutte le altre app e sistemi aziendali, per essere più produttivi, prendere decisioni più intelligenti e veloci e creare costumer experience connesse”.
(Alla richiesta di un commento, i portavoce di Slack non hanno rilasciato ulteriori commenti, rimandando alle dichiarazioni ufficiali sull’acquisizione).
Ci sono chiari vantaggi per le aziende che già utilizzano Slack e Salesforce. Nella call sugli utili del terzo trimestre di Salesforce Benioff ha dichiarato che il 90% dei clienti di Slack sta già utilizzando anche gli strumenti di Salesforce nella propria azienda.
“Dal punto di vista dell’acquirente sarà considerato positivo, perché riduce effettivamente il numero di fornitori che deve gestire”, ha affermato Angela Ashenden, analista di CCS Insight. “Dal punto di vista dell’utente finale, potrebbe essere leggermente diverso perché la road map dei prodotti sarà sicuramente modificata”.
Ci sono molte interessanti possibilità per connettere Slack con le varie applicazioni di Salesforce. Oltre all’integrazione con il software di vendita o di marketing, ciò potrebbe significare che lo strumento di produttività di Salesforce Quip potrebbe essere più strettamente integrato con Slack, offrendo accesso all’elaborazione di testi e ai fogli di calcolo, per esempio.
“Per gli utenti che già utilizzano di entrambe le app l’integrazione tra tutti i prodotti Salesforce e Slack sarà estremamente preziosa”, ha aggiunto Ashenden. “Non dovranno eseguire tutte queste integrazioni e abilitare le funzionalità da soli, risparmiando tempo e fatica”.
Un’implicazione, tuttavia, è che le caratteristiche e le funzioni attualmente nella road map di sviluppo di Slack potrebbero essere messe da parte, in quanto il nuovo obiettivo è collegarsi al portafoglio Salesforce.
“Nei prossimi 12 mesi, molto di quello che sarebbe stato nella road map sarà probabilmente messo da parte per consentire l’integrazione con la piattaforma Salesforce”, secondo Ashenden. “Potrebbero esserci alcune funzionalità che gli utenti aspettavano e che non saranno disponibili a breve”.
Un altro cliente Slack, Sean Chou, fondatore e CEO della società di automazione dei processi digitali Catalytic, non si aspetta cambiamenti drastici nella strategia di prodotto sul breve periodo, ma teme che l’attenzione sull’integrazione delle applicazioni possa essere una distrazione in termini di sviluppo delle funzionalità.
“A breve termine non sentiremo l’impatto. A lungo termine, invece, vedremo che direzione prende Slack e se soddisfa ancorale nostre esigenze”, ha affermato Chou. “Per un certo periodo le loro risorse potrebbero essere impegnate nell’integrazione dei prodotti e, poiché il workplace è in continua evoluzione, sarà un buon momento per esplorare altri prodotti di collaborazione”.
Come influirà l’acquisizione sui prezzi di Slack?
Ancora non sono noti dettagli sui piani di abbonamento di Slack, anche se è poco probabile che Salesforce voglia apportare modifiche importanti al prodotto gratuito nel prossimo futuro.
“Non è nel loro interesse togliere l’opzione gratuita, perché è ciò che ha guidato la crescita di Slack negli ultimi sei anni”, ha detto Ashenden.
Una parte fondamentale del successo di Slack è stata la sua capacità di creare un’adozione virale dal basso verso l’alto all’interno delle aziende, un percorso diverso rispetto al tipico modello di vendita diretta di Salesforce.
“Penso che la fascia bassa non sarà influenzata in modo significativo, almeno nel breve e medio periodo”, ha commento Ashenden.
“La proprietà di Salesforce potrebbe persino portare a prezzi più competitivi per Slack”, ha affermato Raul Castanon, analista presso 451 Research. “I piani di abbonamento al servizio di software enterprise risultano più costosi rispetto a Microsoft, che raggruppa tutto e fondamentalmente offre cose gratuitamente. Come parte di un prodotto più grande, Slack potrebbe guadagnare maggiore flessibilità dal punto di vista dei prezzi”.
Slack resterà indipendente?
Una delle più grandi incognite intorno all’acquisizione è fino a che punto Slack continuerà a funzionare come applicazione separata e autonoma. Sebbene un certo livello di integrazione negli strumenti di Salesforce sia inevitabile, non è ancora chiaro a quale livello l’applicazione verrà incorporata.
Irwin Lazar, analista di Nemertes Research, nel suo intervento su NoJitter ipotizza uno scenario in cui Slack è completamente integrato in Salesforce, agendo esclusivamente come interfaccia per gli strumenti di Salesforce. “La probabilità che ciò avvenga è bassa”, scrive Lazar. “Ciò significherebbe una riduzione della base di utenti di Slack che non sono clienti Salesforce. Data la cifra che Salesforce sta pagando per Slack, non mi sembra una scelta probabile”.
I vertici di Salesforce sono stati chiari sul fatto che, in questo momento, il piano è mantenere Slack indipendente. Inoltre Stewart Butterfield, CEO e co-fondatore di Slack, continuerà a guidare l’azienda sotto la proprietà di Salesforce. Un ulteriore segnale incoraggiante di stabilità per gli attuali utenti Slack è il coinvolgimento di Bret Taylor, ex CEO di Quip, che ha svolto un ruolo fondamentale nell’accordo di acquisizione.
Sebbene società precedentemente acquisite, tra cui Demandware (acquistata per 2,8 miliardi di dollari nel 2016) ed ExactTarget (2,5 miliardi di dollari nel 2013), siano state rinominate rispettivamente come Salesforce Commerce Cloud e Marketing Cloud, altre hanno mantenuto il loro brand. Tra questi ci sono Tableau, acquistata per 15,7 miliardi di dollari l’anno scorso; MuleSoft, acquisita nel 2018 per 6,5 miliardi di dollari; Quip, acquisita per 750 milioni di dollari nel 2016.
L’acquisizione di Tableau è troppo recente per valutare il suo inserimento nell’ambiente di Salesforce. Quip e MuleSoft sono stati gradualmente integrati più profondamente nella piattaforma di Salesforce, pur rimanendo prodotti autonomi.
“Quando vedi l’acquisizione di alcune aziende ti preoccupi per loro, perché pensi che affonderanno senza lasciare traccia”, ha concluso Ashenden. “Questo non accade con le acquisizioni di Salesforce, che tende ad acquistare aziende con cui ritiene di poter fare di più, piuttosto che semplicemente perché hanno un business già consolidato”.