Google Meet è diventato gratuito per tutti. Come parte della corsa sul terreno delle videoconferenze avviata da Zoom, Google ha spostato Google Meet dal livello premium a pagamento e lo ha reso disponibile sia per gli utenti consumer che per i professionisti.

Come il servizio rivale Facebook Messenger Rooms richiede l’iscrizione a Facebook per avviare una nuova Room, Google Meet richiede agli utenti di disporre di un account Google, come un indirizzo Gmail. Il livello gratuito prevede una durata della videoconferenza limitata a 60 minuti, anche se la società ha dichiarato che non applicherà tale limite fino a dopo il 30 settembre.

Ci sono anche altre limitazioni: Google non sta dando la possibilità di creare riunioni a tutti immediatamente. “È importante che tutti coloro che utilizzano Meet abbiano un’esperienza sicura e affidabile sin dall’inizio quindi, a partire dalla prossima settimana, espanderemo gradualmente la sua disponibilità a sempre più utenti”, spiega in un post Javier Soltero, vicepresidente di Google responsabile di G Suite e, per estensione, di Meet. In altre parole, Google chiede agli utenti di registrarsi e successivamente invia una notifica per confermare che il servizio è online.

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Un servizio più sicuro di Zoom?

Nel frattempo, Google sta promuovendo la sicurezza della sua piattaforma Google Meet, sfruttando (come altri concorrenti) il punto debole di Zoom, che ha raggiunto una sorprendente platea di oltre 300 milioni di utenti. Ericsson, Daimler e alcune scuole hanno vietato Zoom, secondo quanto riferito da Reuters, a causa di problemi di sicurezza e privacy. Soletto ha dichiarato che Google Meet ora ospita 100 milioni di partecipanti ogni giorno.

Soltero ha scritto che l’insistenza di Google Meet sull’utilizzo di un account Google lo rende più sicuro. I link per unire i partecipanti alle riunioni sono complessi, il che significa che sono più difficili da intercettare e rendono meno probabile l’accesso di partecipanti indesiderati. I dati si Meet sono cifrati di default. Gli organizzatori delle videoconferenze hanno anche controlli forti che permettono loro di silenziare, espellere o negare l’ingresso a determinati partecipanti.

Gli utenti potranno accedere a meet.google.com (o utilizzare Google Calendar) per programmare una riunione o scaricare l’app iOS o Android. Solo una settimana fa, Google ha aggiunto una “visualizzazione galleria” (mostrata nella foto di apertura) che può ospitare 16 persone, imitando il layout di Zoom che consente di vedere contemporaneamente tutti i partecipanti alla chiamata.

Il rollout della versione gratuita di Google Meet comincerà a maggio, ma impiegherà diverse settimane a raggiungere tutti gli utenti. È possibile preregistrarsi per essere avvisati della disponibilità per il proprio account dall’indirizzo https://landing.google.com/googlemeet.

Google manterrà il livello a pagamento di Google Meet e gli abbonati alla G Suite avranno vantaggi aggiuntivi: accesso gratuito a funzionalità avanzate come streaming live fino a 100.000 clienti, licenze Meet aggiuntive e accesso gratuito a G Suite Essentials.

G Suite Essentials è un nuovo servizio a pagamento che permette di accedere a funzionalità più avanzate, come la registrazione delle riunioni. La società ha spiegato che, per attivarlo, è necessario rivolgersi al servizio vendite di Google.