Guerra dei browser: Chrome supera il 25%

Stando alle ultime rilevazioni del fornitore di analisi web Net Applications, ad aprile Chrome ha raggiunto il 25,7% nel mercato dei browser web. Un aumento della base utenti significativo rispetto a marzo, quando la quota di mercato di Chrome era di poco sotto il 25%.
Nel 2009 Firefox aveva raggiunto un traguardo molto simile, ma era riuscito a mantenerlo solo per un mese, per poi riguadagnarlo nell’aprile del 2010 con un picco pari al 25,1%. Da lì in poi la quota del browser di Mozilla è andata in continuo calo, fino a toccare lo scorso mese l’11,7% dopo un leggero rialzo a marzo.
Inoltre negli ultimi 12 mesi Firefox ha perso più del 5% di utenti e, come sempre capita quando c’è un perdente, c’è anche un vincente e in questo caso si tratta proprio di Chrome. Il browser di Google ha infatti aumentato la sua base utenti del 7,8% nell’ultimo anno e il suo futuro pare radioso, a differenza di quello ben più cupo che si prospetta per Firefox. Secondo i trend registrati negli ultimi 12 mesi, Computerworld prevede che a novembre Chrome infrangerà la barriera del 30% del mercato browser e che ad agosto Firefox scenderà addirittura sotto il 10%.
Nonostante gli ottimi risultati del mese scorso, Chrome rimane molto indietro rispetto a Internet Explorer, che con una quota utenti del 55,8% (registrata sempre ad aprile) rimane di gran lunga il browser web più utilizzato al mondo, nonostante un piccolo calo rispetto a marzo.
Il discorso su Internet Explorer si fa più interessante se si vanno a vedere le varie versioni utilizzate e questo perché Microsoft si prepara a cambiare presto le carte in tavola per quanto riguarda il supporto al suo browser. Dal 12 gennaio del 2016 infatti Microsoft supporterà solo Internet Explorer 9 su Windows Vista e Windows Server 2008, Internet Explorer 10 su Windows Server 2012 e Internet Explorer 11 su Windows 7, Windows 8.1, Windows Server 2008 R2, Windows Server 2012 R2 e Windows 10.
L’arrivo di Windows 10 nel periodo estivo potrebbe accelerare l’abbandono di queste versioni meno recenti di Internet Explorer
Le versioni di Internet Explorer prive di supporto continueranno a funzionare, ma per queste Microsoft interromperà il rilascio di aggiornamenti di sicurezza e il supporto tecnico. Sempre secondo il rapporto di Net Applications riferito ad aprile, le versioni a rischio obsolescenza sono state utilizzate dal 55% degli utenti Internet Explorer, cifra che rappresenta comunque un calo rispetto al 60% fatto registrare a marzo.
Internet Explorer 8 ad esempio continua a essere utilizzato dal 29% di tutti gli utenti del browser di Microsoft, mentre Internet Explorer 7 e 10 insieme rappresentano il 10% del totale. In questo calcolo delle versioni a rischio va contata anche la maggior parte degli utenti di Internet Explorer 9 (14,5%) dal momento che Windows Vista, l’unico sistema operativo che continuerà a supportare questa versione di IE, è installato solo sul 2% di tutti i PC Windows al mondo.
L’arrivo di Windows 10 nel periodo estivo potrebbe accelerare l’abbandono di queste versioni meno recenti di Internet Explorer, visto anche l’arrivo del nuovo browser Edge (che sarà poi quello di default del nuovo sistema operative di Microsoft). L’accoppiata Windows 10-Edge non sarà però la panacea di tutti i mali.
Secondo diversi analisti infatti le aziende aspetteranno anni prima di abbandonare Windows 7 e di passare a Windows 10 e ciò significa che rimarranno fedeli a Internet Explorer e più precisamente a Internet Explorer 8, che il mese scorso era utilizzato da 3 utenti IE su 10 e che dal prossimo gennaio non verrà più supportato da Microsoft. E immaginarsi che un significativo numero di aziende passerà a Windows 10 prima di gennaio 2016 è alquanto improbabile.